- Il gruppo armatoriale napoletano Grimaldi ha attivato un nuovo collegamento per rotabili e passeggeri tra i porti di Salerno, Catania e La Valletta (Malta). La linea ha una cadenza trisettimanale tra Salerno e Catania e settimanale con il porto maltese. Le partenze dal porto campano avvengono alle ore 22.30 del martedì, giovedì e sabato, mentre la nave salpa da Catania alle ore 22.30 dei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì.
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- La nuova autostrada del mare è operata con la nave Translubeca, lunga 159,14 metri e larga 25,30 metri, che ha una stazza lorda di 24.727 tonnellate, è dotata di 34 cabine e di una capacità di 105 passeggeri e di 2.000 metri lineari di carichi ro-ro, per un totale di oltre 130 mezzi commerciali tra camion e semirimorchi a cui potranno aggiungersi mezzi eccezionali, contenitori, macchinari, auto nuove ed altri rotabili.
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- Il gruppo Grimaldi ha sottolineato che il collegamento Salerno - Catania - Salerno si propone come una valida alternativa al trasporto stradale congiungendo il bacino industriale della Sicilia orientale, che ha il suo polo nella città di Catania, con tutta la penisola italiana grazie alla strategica ubicazione del porto campano di Salerno, vicino Napoli e in prossimità dei principali allacciamenti autostradali per Roma e per tutto il centro-sud. Autisti e mezzi refrigerati adibiti al trasporto di frutta e prodotti freschi, così come carichi industriali e di groupage - ha spiegato la compagnia - potranno viaggiare da Salerno a Catania evitando i rallentamenti e le lunghe code del tratto stradale alternativo, trovando nella nuova linea convenienza, sicurezza e risparmio nei costi.
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- «L'attivazione della nuova linea - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata - dimostra ancora una volta la capacità del nostro porto di suscitare interesse e apprezzamento per le proprie capacità imprenditoriali e operative. Allo sviluppo dei traffici commerciali - ha aggiunto - hanno certamente contribuito gli investimenti che stiamo effettuando per potenziare le infrastrutture e i servizi portuali, rendendo il porto di Salerno sempre più competitivo ed incrementando, peraltro, anche le ricadute occupazionali delle maestranze specializzate e dell'indotto».
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