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A.N.CA.NA.P. chiede un incontro al ministro Passera per illustrare i problemi della cantieristica navale privata
«In Italia - sottolinea Silvestroni - non esiste solo un'emergenza della cantieristica navale pubblica, ma anche di gran parte di quella privata»
16 gennaio 2012
Il presidente dell'Associazione Nazionale Cantieri Navali Privati (A.N.CA.NA.P.), Stefano Silvestroni, ha inviato una lettera, che pubblichiamo di seguito, con cui ha chiesto al ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, un incontro urgente per esporgli i problemi della cantieristica privata italiana.
Nella missiva Silvestroni evidenzia che «in Italia non esiste solo un'emergenza della cantieristica navale pubblica, ma anche di gran parte di quella privata» e sottolinea l'indispensabilità «che finanziamenti e contributi a favore della cantieristica vengano messi a disposizione di tutto il comparto pubblico e privato, in modo uguale e trasparente».
Ministro Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti
Gabinetto del Ministro
Via Molise, 2 - 00187 ROMA
Anticipata via fax al n° 06 47887770
Ravenna, 11 gennaio 2012
Egregio Sig. Ministro,
a nome della scrivente Associazione, desidererei avere un breve incontro con Lei quale Ministro Competente per il settore Navalmeccanico, per poterLe rappresentare anche personalmente alcune indifferibili necessità di questo settore, dal punto di vista dei Cantieri Privati.
Ciò anche in relazione alle recenti notizie di stampa (Sole 24 Ore del 30.12 u.s.) afferenti finanziamenti BEI all'industria cantieristica navalmeccanica, oggetto di un documento recentemente inviato dal Vice Presidente della Commissione Europea agli Eurodeputati Italiani.
In relazione a quanto sopra, ed anche per poterLa informare sull'importante contributo occupazionale e produttivo con cui anche le Aziende nostre associate potrebbero contribuire al progresso socio-economico del nostro Paese, nel corso dell'incontro desidererei argomentare e circostanziare le seguenti richieste.
Come Associazione rappresentativa della cantieristica privata italiana di costruzione di navi, a maggior garanzia di omogeneità di trattamento di tutti i cantiere nazionali interessati, sul documento del Vice Presidente della Commissione Europea vorremmo avviare un confronto con il competente Ministero del Governo Italiano.
Riteniamo infatti indispensabile che finanziamenti e contributi a favore della cantieristica vengano messi a disposizione di tutto il comparto pubblico e privato, in modo uguale e trasparente come necessario per garantire pari condizioni competitive ed assicurare l'effettività della libera concorrenza.
In Italia non esiste solo un'emergenza della cantieristica navale pubblica, ma anche di gran parte di quella privata (la più penalizzata negli ultimi anni), con gravi rischi di ulteriori traumi e chiusure, a causa di svantaggi competitivi non solo rispetto ai cantieri extraeuropei, ma anche rispetto ad alcuni Paesi Europei (svantaggi che per non dilungarmi Le preciserei durante l'auspicato incontro).
Se a tali svantaggi di origine europea ed extraeuropea dovessero aggiungersi ulteriori distorsioni domestiche, come parrebbe non potersi escludere qualora l'accesso ai finanziamenti BEI di cui più sopra non fosse aperto a tutti i cantieri potenzialmente interessati, la cantieristica navale privata del Nostro Paese subirebbe un'ulteriore, insostenibile e probabilmente fatale discriminazione.
In considerazione del forte impegno per la libera concorrenza, dichiarato con nostra grande soddisfazione all'atto del Suo insediamento dal Primo Ministro e dall'intero Governo di cui Ella fa parte, un attivo interessamento del Suo Ministero sulle questioni sopra elencate, sarebbe per noi di grande e particolare conforto.
La ringrazio fin da ora per l'attenzione e per l'urgenza con cui vorrà cortesemente esaminare la presente richiesta d'incontro, per la quale confidiamo di ricevere entro breve presso la nostra Direzione Operativa, un positivo riscontro via fax od e-mail.
Con l'occasione porgiamo i nostri più distinti saluti.
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