- Oggi Federmar-Cisal ha chiesto al ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, di convocare le organizzazioni sindacali di categoria dei marittimi al fine - ha spiegato il sindacato - di conoscere i passi che il governo intende esperire per evitare che l'intervento dell'autorità antitrust europea possa fare naufragare l'acquisizione della Tirrenia da parte della Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), operazione sulla quale la Commissione Europea ha deciso di aprire un'indagine approfondita ( del 19 gennaio 2012).
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- Federmar-Cisal ha ribadito «che la situazione di stallo che si è venuta a creare e l'incertezza per i destini societari della Tirrenia che ne consegue corrono il rischio di danneggiare gravemente sotto l'aspetto gestionale l'azienda pubblica, impegnata tra l'altro in questo periodo ad organizzare i programmi ed a raccogliere le prenotazioni per il periodo estivo» e che, inoltre, «qualora la cessione non fosse concretizzata, ritornerebbe nuovamente in alto mare la salvaguardia stabilita con un apposito accordo sindacale dei duemila posti di lavoro tra personale navigante ed amministrativo della Tirrenia, società che è bene ricordarlo - ha sottolineato il sindacato - si trova in amministrazione straordinaria per decisione del precedente governo e quindi sottoposta alla possibilità di dovere subire una dichiarazione di fallimento».
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- Federmar-Cisal ha ricordato pure che, per richiamare l'attenzione attorno a questi problemi, ha già dichiarato il 10 di questo mese lo stato di agitazione dei lavoratori della Tirrenia ed ha annunciato che, in assenza di novità e/o di assicurazioni, si vedrebbe costretta a mettere in calendario una prima giornata di sciopero del personale dell'azienda per gli inizi di febbraio.
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