- Domani alle ore 15.00, presso il Padiglione 7 del Big Blu, il Salone della Nautica e del Mare di Roma, si terrà un incontro sulle prospettive occupazionali per gli istituti nautici organizzato dall'Istituto Nautico di Roma Marcantonio Colonna.
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- Nel corso dell'incontro, al quale parteciperanno Raimondo Murano, direttore generale istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni presso il ministero dell'Istruzione, università e ricerca, e Luca Sisto, capo servizio Politica dei Trasporti di Confitarma, verranno spiegate le principali modifiche apportate dalla recente riforma degli istituti tecnici superiori, oltre a illustrare le potenzialità e le opportunità che il settore della nautica offre oggi ai giovani.
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- Nel 2010 - ha ricordato l'Istituto Nautico di Roma Marcantonio Colonna - la domanda di diplomati tecnici-professionali è stata di 236.000 giovani, 110.000 sono i diplomati che le imprese ancora non sono riuscite a trovare. Sono inoltre molti gli sbocchi professionali per chi sceglie di frequentare queste scuole, sia nel settore economico, sia tecnologico. Oggi in Italia ci sono 45 istituti tecnici nautici, dei quali tre si trovano nella Regione Lazio (Roma, Gaeta e Civitavecchia), dai quali ogni anno escono centinaia di futuri, comandanti mercantili, progettisti o esperti di logistica. Ulteriore possibilità per i diplomati è la carriera militare.
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- «Nel quadro generale della riforma - ha rilevato Maria Concetta Di Spigno, dirigente dell'Istituto Marcantonio Colonna - sia il ministero che gli istituti, in forma singola o associata, promuovono forme di collaborazione con il territorio e le imprese ai fini formativi: ciò, oltre che arricchire l'offerta formativa, consente anche un migliore incontro tra domanda e offerta di lavoro. La nostra presenza all'interno di una fiera importante come il Big Blu ha lo scopo di promuovere l'incontro e il dialogo tra scuola e impresa. Inoltre, va sottolineato che per i diplomati di istituti tecnici come il nostro esiste ancora una forte ricaduta occupazionale nonostante la crisi, basta pensare che attualmente in Europa si cercano circa 15mila comandanti di navi».
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