- Nel 2011 il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha registrato un utile netto di 3,38 miliardi di dollari, con un calo del 33% rispetto all'esercizio annuale precedente. I ricavi sono aumentati del 7% attestandosi a 60,23 miliardi di dollari. L'EBITDA è stato pari a 14,66 miliardi di dollari (-8%) e l'EBIT a 10,27 miliardi di dollari (-3%).
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- La flessione dei risultati è stata determinata dalle perdite generate dall'attività di trasporto marittimo containerizzato, in cui il gruppo opera attraverso le proprie compagnie di navigazione Maersk Line, Safmarine, MCC e Seago Line che impiegano una flotta formata complessivamente (al 31 dicembre scorso) da 254 navi per una capacità di 1.360.988 container da 20' (245 navi per 1.297.095 teu al 31 dicembre 2010). Lo scorso anno tali attività hanno totalizzato ricavi per 27,29 miliardi di dollari (+5%) e una perdita netta di 537 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 2,64 miliardi di dollari nel 2010.
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- Nel 2011 la flotta di portacontainer del gruppo danese ha trasportato volumi di carico pari a 8,1 milioni di container da 40' (feu) rispetto a 7,3 milioni nell'anno precedente. La crescita più accentuata dei volumi è stata registrata sulle rotte Asia-Europa (+16%), con l'Africa (+19%) e con l'America Latina (+17%). Il ricavo medio per container feu è stato complessivamente di 2.828 dollari rispetto a 3.064 dollari nel 2010. Il più rilevante calo dei ricavi è stato registrato dai servizi Asia-Europa (-19%). Il gruppo ha reso noto che lo scorso anno il prezzo medio del fuel è stato di 620 dollari/tonnellate rispetto a 458 dollari/tonnellata nel 2010.
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- Lo scorso anno la filiale terminalista APM Terminals ha movimentato un traffico dei container pari a 33,5 milioni di unità da 20' (teu) rispetto a 31,5 milioni di teu nel 2010. Il settore ha totalizzato un utile netto di 649 milioni di dollari, in diminuzione del 18% sul 2010. I ricavi sono aumentati del 10% a 4,68 miliardi di dollari.
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- La divisione Oil & Gas di A.P. Møller-Mærsk ha chiuso il 2011 con un utile netto di 2,06 miliardi di dollari su ricavi per 12,62 miliardi di dollari, con incrementi rispettivamente del 24% e del 23% sull'anno precedente. La divisione Tankers, Offshore ha totalizzato un utile netto di 740 milioni di dollari su ricavi per 5,93 miliardi di dollari, in crescita rispettivamente del 208% e del 5% sul 2010.
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- «Per il 2011 - ha commentato oggi il direttore finanziario del gruppo danese, Trond Westlie - riportiamo un risultato accettabile in considerazione dell'evoluzione dei noli marittimi nel corso dell'anno. I mercati - ha spiegato - sono volatili, ma nella sostanza le nostre attività sono solide e competitive. C'è un'elevata domanda dei nostri prodotti e dei nostri servizi e gran parte delle nostre attività principali hanno conseguito buoni risultati».
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- «Il 2012 - ha detto Westlie - sarà ancora un anno impegnativo e noi continueremo a concentrarci sui risultati e a focalizzare i nostri investimenti per la crescita sui terminal e sulle attività legate al petrolio». Il gruppo prevede di archiviare il 2012 con un risultato netto positivo, ma inferiore a quello dello scorso anno. In particolare, è attesa nuovamente una perdita netta generata dalle attività di trasporto marittimo containerizzato e un risultato sensibilmente inferiore rispetto al 2011 della divisione Maersk Oil, mentre per APM Terminals è prevista una crescita della performance economica.
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- Nel solo quarto trimestre del 2011 il gruppo A.P. Møller-Mærsk ha registrato ricavi per 14,97 miliardi di dollari, con un aumento del 2% sullo stesso periodo del 2010. L'EBITDA è ammontato a 3,07 miliardi di dollari (-20%), l'EBIT a 1,67 miliardi di dollari (-25%) e l'utile netto a 273 milioni di dollari (-67%).
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