- Federmar-Cisal ha confermato lo sciopero dei lavoratori naviganti ed amministrativi della Tirrenia per la giornata di domenica prossima 13 maggio. Ricordando che da notizie di stampa si è appreso che una nuova cordata sotto l'invariata denominazione di Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), capitanata dall'armatore Onorato, sarebbe in corsa per acquistare il ramo d'azienda “cabotaggio” della Tirrenia dopo il parere negativo espresso dalla Commissione antitrust europea sul precedente contratto di compravendita, il sindacato ha rilevato che, sempre stando alle anticipazioni che circolano, sembra che l'operazione di passaggio ai privati della società pubblica dovrebbe concludersi entro il prossimo 21 giugno, cioè tra poco più di un mese. «Se questi sono i tempi e molto probabilmente lo saranno - ha sottolineato il segretario nazionale di Federmar-Cisal, Alessandro Pico - lascia sconcertati l'assoluto silenzio che circonda la sorte dei lavoratori della società che viene ceduta sia in merito al posto di lavoro che alle condizioni contrattuali, nonostante esistano precise norme di legge che obbligano venditore ed acquirente a discutere in itinere con le organizzazioni sindacali questi argomenti».
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- «In particolare - ha precisato Pico - sarebbe urgente e necessario chiarire se l'accordo raggiunto il 28 novembre dello scorso anno tra CIN, Fedarlinea e sindacati, accordo che fissava i criteri con i quali i dipendenti Tirrenia sarebbero stati trasferiti alla nuova società, continua a rimanere valido anche per la nuova cordata. Questo dei lavoratori ed inoltre il piano industriale per l'attività che l'azienda sarà tenuta a svolgere in relazione agli impegni derivanti dalla sottoscrizione con lo Stato del contratto di servizio pubblico sono interrogativi che attendono immediate risposte sul piano sociale in quanto la situazione che si è venuta a creare in questi ultimi mesi sta suscitando gravi e fondate preoccupazioni tra i lavoratori per il loro futuro».
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- Denunciando «la completa assenza ed il manifesto disinteresse del governo e della parte datoriale (Tirrenia, Fedarlinea, CIN) nel volere affrontare questi problemi» ed evidenziando inoltre «come i ripetuti solleciti di convocazione per esaminare e definire l'argomento siano caduti nel vuoto», Federmar-Cisal ha quindi annunciato la decisone di riconfermare lo sciopero del 13 maggio.
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