- Intervenendo nel dibattito sulle candidature per l'individuazione del prossimo presidente dell'Autorità Portuale di Savona, le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno evidenziato che al presidente Rino Canavese uscente va riconosciuta la competenza e la tenacia con cui ha caratterizzato il periodo del suo mandato. «Gli obiettivi raggiunti dal porto di Savona Vado, ma anche per paradosso data l'importanza strategica dell'opera, gli obiettivi ancora da realizzare come la piattaforma multipurpose di Vado - hanno spiegato i sindacati - testimoniano, appunto, le doti espresse».
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- «Oggi, col perdurare della crisi economica - hanno sottolineato Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - occorre non disperdere il patrimonio di professionalità e potenzialità esistenti e, al tempo stesso, occorre, con tenacia, raggiungere gli obiettivi ancora aperti, la piattaforma “Maersk” è uno dei principali».
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- Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno ricordato che per i sindacati, come espresso nel “documento di programma” che ha accompagnato la competizione elettorale per eleggere i rappresentanti dei lavoratori in Comitato Portuale, esiste un modello di portualità che si basa su regole chiare con cui ogni soggetto, che opera sulle banchine, deve rapportarsi. «È il modello - hanno spiegato - che, facendo riferimento alla legge 84/94, individua due pilastri fondamentali per determinare e mantenere equilibri positivi nel lavoro portuale: lavoratori dipendenti dalle imprese terminaliste; lavoratori della Compagnia portuale. Funzionali al modello sono anche i lavoratori delle imprese autorizzate allo svolgimento di attività complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portuali. Con questo schema si garantiscono efficienza e flessibilità, specializzazioni e si può concretamente operare per alzare il livello delle condizioni del lavoro, soprattutto sul tema della sicurezza in un settore fortemente a rischio. Savona e il suo territorio - hanno rilevato Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - non possono prescindere dal connubio “porto/industria”».
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- Non esprimendosi sui possibili candidati alla presidenza dell'Autorità Portuale, le organizzazioni sindacali si sono invece richiamate a questo modello di portualità, non astratto - hanno precisato - «ma che ha funzionato da anni a Savona, sta funzionando in porti limitrofi ed ha punti di eccellenza in alcuni porti del Nord Europa (ad esempio ad Anversa)», come elemento centrale su cui incentrare la scelta del nuovo presidente.
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- La crisi - hanno concluso Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - sta mettendo in tensione questo modello, «ma soluzioni condivise, per rispondere alle sollecitazioni, possono essere trovate, salvaguardando le condizioni del lavoro. È evidente quindi che solo professionisti, di alto profilo tecnico che conoscono questa tipologia di lavoro e che hanno presente la complessità dell'equilibrio che ha portato fino ad oggi frutti per tutti gli attori in campo, possano ricoprire ruoli che, se anche di alto profilo politico, sono e rimarranno tecnici».
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