- Sì ad una più serrata lotta alla contraffazione, ma è necessario un intervento tempestivo ed efficace per evitare che le iniziative con tale obiettivo creino un danno anziché un vantaggio all'economia italiana. Lo ha rilevato il presidente di Confapi Trasporti, Riccardo Fuochi, partecipando a Roma alla presentazione del “Piano strategico per la lotta alla contraffazione” definito con lo scopo di rafforzare ulteriormente la tutela del Made in Italy dal Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC), organismo attivo dalla fine del 2010 presso il ministero dello Sviluppo economico.
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- Il documento, che è stato presentato dal presidente del CNAC, Daniela Mainini, e dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, raccoglie le priorità individuate in materia di lotta alla contraffazione dalle 13 commissioni tematiche operanti nell'ambito del CNAC, da 150 esperti e da oltre 70 organismi provenienti dal mondo associativo imprenditoriale, dei consumatori, della pubblica amministrazione e delle forze dell'ordine. L'approccio è per settori e temi e l'obiettivo è compiere un primo passo verso l'identificazione di un percorso articolato e organico sulle azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno. Più in particolare, le macro-priorità si riferiscono a sei ambiti di intervento: comunicazione e informazione; enforcement; rafforzamento del presidio territoriale; formazione alle imprese; lotta alla contraffazione via internet; tutela del Made in Italy da fenomeni di usurpazione all'estero. Le rispettive proposte di azione sono riconducibili ad interventi di tipo legislativo, organizzativo e istituzionale.
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- Ringraziando la direzione delle Dogane per l'ottimo lavoro svolto, Fuochi ha tuttavia rilevato come tale attività venga vanificata dal mancato coordinamento con le Dogane degli altri Stati membri della Comunità Europea. Il presidente di Confapi Trasporti ha quindi sollecitato iniziative per risolvere il problema: è facile capire - ha osservato Fuochi - come la differenza dei controlli messi in atto - rigidi ed efficaci, ma solo in Italia - siano una delle concause delle deviazioni dei traffici in entrata verso altri porti ed aeroporti non nazionali. Bisogna quindi - ha concluso - trovare soluzioni concrete ed immediate per organizzare con gli altri Stati membri un vero lavoro di squadra, unica strategia vincente per il raggiungimento di risultati nella lotta alla contraffazione, che è un fenomeno sempre più preoccupante.
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