- Sabato prossimo a Taormina, presso l'Hotel Villa Diodoro, si terrà la cinquantesima assemblea annuale dell'ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) che verterà su alcuni temi principali tra cui la riduzione della pressione fiscale, gli interventi sul costo del lavoro, i tavoli di confronto con la committenza e le risorse strutturali e selettive.
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- L'associazione evidenzia come questi ultimi anni siano stati segnati da occasioni perse e proposte non realizzate: il settore dell'autotrasporto - spiega ANITA - «è sempre più debole, anche a causa di dibattiti inutili e scioperi ai quali una parte della rappresentanza d'imprese di autotrasporto continua a ricorrere per ottenere risultati». Secondo ANITA è necessario non perdere più tempo, ma di compiere riforme: «dobbiamo - spiega l'associazione - ristrutturare il settore, come chiediamo da anni, puntare sulla riduzione della pressione fiscale, del costo del lavoro e del gasolio che gravano pesantemente sulle imprese di autotrasporto e ne ostacolano lo sviluppo e la competitività; penalizzare chi utilizza veicoli inquinanti ed emarginare le imprese che operano nell'illegalità. Basta tamponare le emergenze e restare immobili in attesa di sentenze e decisioni di tribunali. Dobbiamo pensare - sottolinea ANITA - in un'ottica di crescita. L'autotrasporto italiano è paralizzato da troppo tempo, sostenuto solo dallo spirito di sopravvivenza delle imprese. Sono anni ormai che si parla di costi minimi e si chiede l'intervento del governo. ANITA, al contrario - precisa l'associazione - vuole puntare sul confronto con la committenza, come sta già facendo per alcuni settori merceologici, per stabilire un sistema condiviso di regole che possa riequilibrare la posizione negoziale dei vettori nei confronti dei committenti».
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