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Via libera condizionato dell'Antitrust all'acquisizione di Tirrenia da parte di CIN
L'autorizzazione è subordinata alla riduzione dei prezzi, alla cessione di rotte, all'uscita di Moby dalla rotta Genova-Porto Torres e alla cessione di capacità di trasporto. Bruxelles invita l'Italia a conformarsi alle norme dell'UE sugli appalti pubblici per i servizi di traghetto regionali
22 giugno 2012
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha dato il proprio via libera condizionato all'acquisizione di Tirrenia da parte di Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), società controllata da Moby congiuntamente al Fondo Clessidra. L'autorizzazione è subordinata all'introduzione di misure relative alla riduzione dei prezzi, alla cessione di rotte, all'uscita di Moby dalla rotta Genova-Porto Torres e alla cessione di capacità di trasporto.
In particolare, l'Autorità Antitrust ha stabilito che «da subito, e per la stagione estiva 2013, ai passeggeri che devono comprare i biglietti, sulle navi Tirrenia e Moby, sulle rotte Civitavecchia - Olbia, Genova - Olbia e Genova - Porto Torres, verranno riconosciuti, senza alcuna limitazione quantitativa, salvo la disponibilità di posti a bordo, i seguenti sconti e riduzioni di prezzo: promozione “bambini”: i bambini (di età inferiore ai 12 anni) accompagnati da almeno 2 adulti viaggiano a “tariffa zero”; promozione “auto”: in caso di acquisto di un biglietto A/R, 50% di sconto sul prezzo del trasporto dell'auto al seguito dei passeggeri; promozione “cabina quadrupla”, 10% di sconto sul prezzo della cabina; nei confronti delle persone nate o residenti in Sardegna e dei rispettivi coniugi e figli, sconto del 30% rispetto alle tariffe standard applicate ai non residenti e del 10% rispetto alle tariffe promozionali applicate ai non residenti. Dagli sconti - ha precisato l'Antitrust - è esclusa la componente relativa a tasse/diritti/oneri».
Inoltre, «al netto delle promozioni, nella stagione estiva 2012, Moby e CIN/Tirrenia, per le rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Porto Torres e Genova - Olbia, devono applicare livelli tariffari tali da mantenere invariato il ricavo medio unitario realizzato da Moby nella stagione estiva 2009, quando i prezzi erano particolarmente favorevoli ai consumatori, salvo un incremento diretto a neutralizzare gli effetti derivanti dalla variazione del prezzo medio del carburante tra il 2009 e il primo trimestre 2012. Analoga politica tariffaria andrà attuata anche nel 2013».
L'AGCM ha stabilito che Moby debba cessare «di svolgere il servizio di trasporto merci sulla rotta Livorno - Cagliari, a fronte dell'eventuale manifestazione di interesse a entrare di un nuovo operatore» e che, in ogni caso, Moby debba cessare «di operare sulla rotta Genova - Porto Torres dove continuerà invece ad operare CIN/Tirrenia».
In merito alla cessione della capacità di trasporto, il provvedimento dell'Antitrust prevede che, «per le stagioni estive (giugno, luglio, agosto e settembre) 2013 e 2014, Moby e CIN/Tirrenia dovranno cedere ad altri operatori il 10% della rispettiva capacità di trasporto misto di passeggeri e merci su ciascuna delle rotte Civitavecchia - Olbia e Genova - Olbia. Tale capacità di trasporto dovrà essere ceduta da Moby e CIN/Tirrenia a un prezzo ridotto rispetto alle tariffe finali praticate dalle due società. In questo modo - ha spiegato l'authority - si creerà maggiore concorrenza sul prezzo finale praticato ai consumatori. La procedura di cessione dovrà essere affidata ad un soggetto terzo indipendente, la cui scelta sarà approvata dall'Autorità, la quale sarà informata anche degli esiti dell'allocazione della capacità di trasporto».
Infine è stato imposto lo scioglimento degli accordi di code sharing. «Moby e CIN/Tirrenia, nel periodo 2012- 2016 - ha specificato l'AGCM - non devono stipulare, o devono rescindere con effetto immediato, gli accordi di code-sharing e qualsiasi altra tipologia di accordo finalizzato alla commercializzazione dei titoli di viaggio che intercorra con operatori concorrenti, o con soggetti a questi riconducibili, relativamente alle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Porto Torres e Genova - Olbia».
Intanto la Commissione Europea ha chiesto all'Italia di conformarsi alle norme dell'UE sugli appalti pubblici per i servizi di traghetto regionali, una volata scaduti i termini dei contratti in corso, e a rispettare il principio di non discriminazione tra gli armatori europei. «L'Italia - ha spiegato Bruxelles - ha omesso di indire gare per l'aggiudicazione di tre appalti pubblici di servizi gestiti da tre compagnie di navigazione regionali in Campania, Lazio e Sardegna. I contratti sono scaduti alla fine del 2008 e sono stati prorogati automaticamente senza procedure di gara per l'assegnazione dei nuovi contratti. Se l'Italia non informa entro due mesi la Commissione in merito alle misure adottate per assicurare il pieno rispetto del diritto dell'Unione, la Commissione può adire la Corte di Giustizia dell'UE».
La Commissione UE ha ricordato che, a norma del regolamento che ha liberalizzato il cabotaggio marittimo (n. 3577/92), gli Stati membri possono concludere contratti di servizio pubblico per fornire alle loro isole i servizi di navigazione adeguati, ma in questo caso devono rispettare il principio di non discriminazione tra gli armatori europei, e che tale principio è rispettato se gli appalti sono aggiudicati in seguito a procedura di gara. La Commissione ha sottolineato che gli attuali contratti per servizi di traghetto in Campania, Lazio e Sardegna, «che tecnicamente sono scaduti alla fine del 2008, sono stati prorogati con diverse disposizioni legislative senza che fosse indetta alcuna procedura di gara da parte delle autorità italiane. I servizi - ha ricordato ancora Bruxelles - sono gestiti dalla società di navigazione Caremar in Campania, Laziomar nel Lazio e Saremar in Sardegna; tutte e tre appartenenti all'ex gruppo Tirrenia. Le autorità italiane hanno deciso di combinare la pubblicazione dei bandi di gara per gli appalti pubblici con la privatizzazione delle società appartenenti all'ex gruppo Tirrenia».
La Commissione ha rilevato che «permettere la continuazione degli attuali appalti toglie ad altre società di navigazione europee l'opportunità di offrire un servizio pubblico e agli utenti l'opportunità di fruire dei miglioramenti apportati al servizio pubblico. Una procedura di gara per il servizio pubblico - ha osservato Bruxelles - è particolarmente importante nel Golfo di Napoli in cui diversi operatori sono in concorrenza con la società Caremar».
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