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L'autorità antitrust giapponese indaga su un presunto cartello costituito dagli armatori
Ispezioni per appurare se sono stati concordati i noli per le esportazioni di autovetture e di altri prodotti
7 settembre 2012
Ieri l'autorità antitrust giapponese ha effettuato ispezioni presso dieci compagnie armatoriali al fine di individuare elementi per appurare se le società abbiano costituito un cartello per concordare i noli relativi alle esportazioni di autovetture e di altri prodotti dalla nazione asiatica.
Tra le aziende prese di mira dalla Japan Fair Trade Commission figurano le tre principali compagnie armatoriali Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Nippon Yusen Kaisha (NYK), nonché filiali giapponesi di società estere tra cui la norvegese Wallenius Wilhelmsen Logistics (WWL) e la sudcoreana EUKOR Car Carriers che hanno confermato una visita degli ispettori dell'antitrust ai propri uffici giapponesi.
Inoltre una richiesta di informazioni da parte della Commissione Europea in merito ad una possibile infrazione alle normative sulla concorrenza è stata rivolta alla stessa Wallenius Wilhelmsen Logistics che, così come la EUKOR Car Carriers, è stata contattata anche dalle autorità federali statunitensi e dal Competition Bureau del Canada.
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Ieri l'autorità antitrust giapponese ha effettuato ispezioni presso dieci compagnie armatoriali al fine di individuare elementi per appurare se le società abbiano costituito un cartello per concordare i noli relativi alle esportazioni di autovetture e di altri prodotti dalla nazione asiatica.
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