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Assomarinas, la crisi delle imprese nautico-turistiche è «evidentissima e generalizzata»
L'associazione presenta l'indagine conoscitiva congiunturale sull'andamento del mercato dei servizi portuali
18 settembre 2012
Le imprese nautico-turistiche sono in sofferenza e si tratta di una «crisi evidentissima e generalizzata». Lo evidenzia l'annuale indagine conoscitiva sull'attività delle imprese associate ad Assomarinas, l'Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo, che è stata presentata la scorsa settimana a Marina di Stabia nel corso dell'assemblea generale dell'associazione.
L'indagine conoscitiva congiunturale di Assomarinas sull'andamento del mercato dei servizi portuali turistici sottolinea come la domanda di ormeggi stanziali sia in forte discesa: dal -15% al -25%, con punte fino al -50% e oltre, come tale flessione sia generalizzata su tutto il territorio e le rarissime eccezioni siano costituite per lo più da nuove strutture in fase di avviamento. Simile (in peggio) l'andamento degli ormeggi in transito. Inoltre è forte la flessione dei rimessaggi, praticamente in linea con il calo degli ormeggi, e ciò - ha rilevato l'associazione - dimostra purtroppo che le barche che mancano in acqua non sono alate, bensì se ne sono andate altrove. Sul fronte delle vendite di carburante è stata registrata una diminuzione che è salita dal -20% dei due anni precedenti (2010 e 2011) al -30/40%. La domanda di servizi accessori ha confermato la flessione del -20% dello scorso anno, già preceduta da un -10% nel 2010, e le vendite di attrezzatura risultano del tutto in linea con le altre negatività. Infine l'andamento delle vendite di posti barca è ancora in fase di stagnazione.
Introducendo il dibattito incentrato sul tema “Work in progress tra recessione e programmi di sviluppo - Fisco. Territorio e impresa”, il moderatore dell'incontro Massimo Bernardo, giornalista del mensile “Nautica”, ha evidenziato come «sia oggi necessario il dover coinvolgere comuni ed enti locali nel sostenere ogni iniziativa imprenditoriale legata alla valorizzazione della costa valutando con estrema cautela tutte le nuove proposte progettuali relative a strutture destinate alla nautica da diporto che non prevedano il mero ampliamento di strutture esistenti o che non siano già state recepite da strumenti urbanistici vigenti o, ancora, che non siano già prossime alla conclusione della procedura di approvazione». A tal proposito il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, trasmetterà agli enti locali della costa una lettera, già approvata nel corso dell'assemblea, nella quale, dopo aver descritto lo stato di crisi del settore e le sue devastanti conseguenze sulle imprese portuali-turistiche, sottolinea come «la crisi della nautica da diporto abbia assunto carattere strutturale e non occasionale con la tendenza di protrarsi almeno per un quinquennio a causa del modificarsi del potere d'acquisto dei consumatori; che rispetto ad una dotazione nazionale di 150.000 posti barca siano attualmente in costruzione ulteriori 18.000 ormeggi, mentre altri 30.000 sono in corso di valutazione progettuale e che solo il 30% delle unità nautiche di nuova costruzione ed immissione nel mercato internazionale necessita effettivamente, in quanto costruito da unità non barellabili, di un posto barca ricavato su specchio acqueo».
L'invito rivolto da Assomarinas ai sindaci e ai presidenti delle Regioni marittime italiane «al fine di non pregiudicare il precario equilibrio delle attività esistenti e garantire la sostenibilità economica delle iniziative imprenditoriali turistiche in corso di completamento o di imminente apertura» è pertanto quello «di valutare con estrema cautela le nuove proposte progettuali».
Nel corso dell'assemblea il direttore generale di Federturismo, Antonio Barreca, ha annunciato una prossima audizione al Senato per presentare un documento contenente temi e proposte dell'industria turistica italiana tra le quali quelle riguardanti la portualità turistica: «l'azione di Federturismo - ha spiegato - è stata di sostegno alla valorizzazione delle risorse costiere del nostro Paese con un costante pressing di sensibilizzazione nei confronti del governo e del parlamento dai quali ci aspettiamo un concreto segnale a salvaguardia del settore della portualità turistica della quale Assomarinas è autorevole rappresentante nel mondo confindustriale».
Il consulente tributario di Federturismo, Franco Vernassa, ha reso noto che sul fronte del fisco, in particolare per gli armatori, buone notizie arrivano dall'Agenzia delle Entrate grazie ad una prossima revisione degli indici di capacità contributiva (Redditometro): «il possesso di un'imbarcazione - ha precisato - dovrebbe incidere in misura minore negli accertamenti di reddito del contribuente. Infatti nel nuovo Redditometro - che dovrebbe entrare in vigore entro fine anno - oltre al possesso dell'imbarcazione verranno conteggiati altri 57 beni e servizi in uso al contribuente spalmando così la determinazione della capacità contributiva su una più ampia disponibilità di beni e servizi rispetto ai soli nove indici della precedente versione del Redditometro».
Intervenendo sul tema “Project-financing e portualità turistica” l'avvocato Stefano Zunarelli ha annunciato un'importante novità per il rilancio della portualità turistica con la nuova normativa in materia di projet financing: «questo - ha specificato - è uno strumento che da un lato per l'investitore privato conferma la possibilità di assumere l'iniziativa imprenditoriale per la realizzazione delle strutture, dall'altro dà maggiore certezza rispetto al regime stabilito con il DPR 509/98 ponendo finalmente fine ai dubbi sulle procedure amministrative da seguirsi. Ciò consentirà di accelerare i tempi di realizzazione delle strutture e di diminuire i rischi e i costi di un contenzioso purtroppo, oggi, frequente».
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