- Il Comitato Centrale dall'Albo degli Autotrasportatori ha stabilito che la quota del 2013 per l'iscrizione all'Albo, che dovrà essere versata entro il prossimo 31 dicembre, dovrà essere pagata soltanto per via telematica, mentre in precedenza il pagamento poteva essere fatto anche con il bollettino postale o con il bonifico bancario, ed ha deciso anche un aumento dell'importo della quota che passerà da 20,66 a 30 euro per impresa. Il Comitato ha spiegato che il pagamento con bollettino postale o bonifico veniva utilizzato da numerose imprese, ma non permetteva al Comitato di svolgere i dovuti controlli e comunicare alle Province i nominativi delle aziende che non pagavano la quota.
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- Il Comitato ha precisato che sono invece rimaste invariate le parti aggiuntive relative al parco veicolare e alla capacità di carico dei singoli automezzi, che si sommano alla quota fissa di iscrizione all'Albo e che rappresentano la percentuale maggiore della quota. La parte aggiuntiva relativa al parco veicolare prevede un importo di 5,16 euro per un numero di veicoli da 2 a 5, di 10,33 euro da a 6 a 10, di 25,82 euro da 11 a 50, di 103,29 euro da 51 a 100, di 258,23 euro da 101 a 200 e di 516,46 euro per oltre 200 veicoli. La parte aggiuntiva relativa alla capacità di carico dei veicoli in dotazione (per i mezzi superiori a sei tonnellate di massa complessiva) prevede un importo di 5,16 euro per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6,001 ed 11,5 tonnellate nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 tonnellate, di 7,75 euro per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 tonnellate nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 tonnellate e di 10,33 euro per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 tonnellate nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 tonnellate.
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- CNA-Fita ha criticato la decisione di rendere esclusivo il pagamento solo on-line tramite il portale dell'Albo, ritenendola un errore che pregiudica così - spiega l'associazione sindacale - «le altre possibilità di pagamento fino ad ora esistenti e che semmai rendevano, con la pluralità di scelta fornita, un implicito servizio». Inoltre CNA-Fita ha criticato anche la decisione di aumentare la quota del 2012 definendola inopportuna rispetto al difficile momento economico che vede le imprese continuamente costrette a sostenere il rialzo dei costi. L'associazione sindacale non ha condiviso neanche la finalizzazione degli aumenti che ha portato a destinare gli incrementi di budget preventivati prevalentemente alla formazione.
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