- La storia del porto di transhipment di Gioia Tauro è ora scritta nero su bianco nel libro “L'anfora dei commerci”, della Casa Editrice Rubbettino, che è stato pubblicato su iniziativa dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro in collaborazione con la Medcenter Container Terminal (MCT) del gruppo Contship Italia, con il sostegno economico dell'istituto bancario Monte dei Paschi di Siena, per dare testimonianza della concretezza e dell'essenza storica ed economica che, nel tempo, ha imposto lo scalo nel circuito dei traffici internazionali del Mediterraneo.
-
- L'obiettivo è stato quello di tracciare e documentare il percorso naturale che ha visto nascere uno scalo di transhipment che - ha spiegato il presidente dell'ente portuale calabrese, Giovanni Grimaldi, nella sua introduzione al libro - «è qui perché non potrebbe essere altrove e qui si sviluppa perché la Calabria è stata da sempre crocevia di traffici e di commerci, al punto da assolvere alla funzione di hub già ai tempi della Magna Grecia».
-
- Il libro, scritto dai due giornalisti Michele Albanese del “Quotidiano della Calabria” e corrispondente dell'Ansa e Bruno Dardani direttore della rivista “Capo Horn”, è stato redatto con lo scopo di offrire una testimonianza di quanto lo scalo di Gioia Tauro sia stata e sia un'opera importante realizzata da uomini che, inconsciamente, sembra siano stati guidati da un comune sentire. «Oggi, che la crisi economica internazionale e di settore ha investito l'intero Paese - ha osservato Grimaldi - questo libro è la rinnovata testimonianza della sua storia e della sua evoluzione. La più importante realtà economica della Calabria che ci vede impegnati, con costanza e convinzione, in un'attività di sostegno e sviluppo». Perché - ha aggiunto Cecilia Battistello, presidente di Medcenter Container Terminal - chi vede il porto di Gioia Tauro per la prima volta non può che rimanere incantato e senza parole».
|