- Nel 2012 la società armatoriale Orient Overseas Container Line (OOCL) di Hong Kong ha registrato un netto miglioramento dei risultati finanziari avendo archiviato l'esercizio annuale con un utile netto di 297 milioni di dollari su ricavi per 6,5 miliardi di dollari, con incrementi rispettivamente del 63,0% e del 7,4% sul 2011. L'utile operativo è ammontato a 329 milioni di dollari (+88,2%).
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- Lo scorso anno la flotta di portacontenitori della compagnia ha trasportato volumi di carico pari a oltre 5,2 milioni di container teu, con una progressione del 3,7% sul 2011.
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- La crescita dei risultati economici del 2012 è stata generata principalmente dal rialzo dei risultati nella seconda metà dell'anno, periodo che OOCL ha chiuso con un utile netto di 180 milioni di dollari ed un utile operativo di 189 milioni di dollari su ricavi per 3,3 miliardi di dollari rispetto ad un utile netto di 7,0 milioni di dollari ed un passivo operativo di 13,8 milioni di dollari su ricavi per 3,1 miliardi di dollari nel secondo semestre del 2011.
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- Tuttavia la crescita nel secondo semestre dello scorso anno è stata prodotta principalmente nel corso del terzo trimestre, dato che alla fine del 2012 la compagnia di Hong Kong ha accusato l'impatto di un peggioramento del mercato, come ha spiegato C C Tung, presidente di Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL), capogruppo di OOCL : «se il 2012 è stato un anno profittevole per il gruppo - ha precisato - il mercato del trasporto containerizzato ha continuato ad essere impegnativo dato che il settore fatica ad assorbire la rilevante capacità delle navi di nuova costruzione e nel contempo a far fronte al perdurare di un indebolimento della domanda. I noli - ha ricordato - sono stati ad un livello particolarmente basso all'inizio dell'anno, ma si sono rialzati nell'arco del primo semestre e nella seconda metà del 2012. Durante questo periodo il settore è stato in grado di assorbire la nuova capacità che è stata presa in consegna, ma nel quarto trimestre, con l'ulteriore deterioramento delle economie dell'eurozona e con la crescita in sordina negli Stati Uniti, si è assistito ad un deterioramento sia dei noli che dei load factor, dato che l'eccesso di capacità è stato accompagnato da una domanda inadeguata, dando come risultato un finale dell'anno deludente».
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- «Dopo una rilevante performance nel primo semestre e un soddisfacente terzo trimestre - ha proseguito Tung - nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno la redditività operativa di OOCL ha subito l'impatto della pressione sui noli. La pressione della concorrenza è stata più intensa sulla rotta Asia-Europa, dato che i vettori hanno cercato di preservare i volumi nonostante una contrazione del livello dei traffici. Una parziale attenuazione di questa pressione è giunta da una discesa dei prezzi del bunker fuel rispetto ai livelli molto elevati registrati nella prima metà dell'anno, che è rimasta stabile fino alla fine dell'anno».
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- Secondo Tung, «l'anno che abbiamo davanti sembra essere difficile come lo è stato il 2012. Più di altri settori industriali - ha osservato il presidente di OOIL - il trasporto marittimo containerizzato è influenzato dalle condizioni dell'economia mondiale che hanno un impatto sui volumi degli scambi e riteniamo che un ulteriore prolungato periodo di bassa crescita economica proseguirà dopo gli ultimi quattro anni di crisi economica. Se la situazione economica negli Stati Uniti sta migliorando - ha spiegato - il ritmo della ripresa economica continua ad essere lento e la domanda dei consumatori continua ad essere debole. La prolungata deflazione in Europa ha causato un calo delle importazioni dall'Asia e, con le economie della zona dell'euro in continua lotta, sussiste la possibilità che un'ulteriore contrazione si verifichi prima di una ripresa».
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- «Con un ulteriore aumento della capacità determinato dalle navi di nuova costruzione in consegna nel 2013 - ha rilevato ancora Tung - la concorrenza e la conseguente pressione sui noli continueranno ad essere intense. La capacità del settore di assorbire ulteriore capacità è stata messa alla prova e ci sono rischi per i livelli di servizio dato il ridotto numero di rotazioni che sono operate sulle principali rotte commerciali».
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