- Con una lettera pubblica indirizzata alla Regione Liguria, all'Autorità Portuale di Genova, a Confindustria Genova e a Fuorimuro, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno denunciato la critica situazione di stallo dei collegamenti ferroviari con il porto di Genova e l'incertezza sul futuro di Fuorimuro, la società nata nel 2010 dopo l'uscita dell'Autorità Portuale genovese dalla proprietà di Ferport che, sulla base di specifico bando di gara, gestisce le manovre ferroviarie nel porto di Genova su incarico dell'ente portuale e che ha ampliato le proprie competenze diventando anche impresa ferroviaria allo scopo di effettuare la trazione dei convogli ferroviari da e per il porto, principalmente agli interporti di Rivalta e Milano.
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- I sindacati hanno sottolineato come nei due anni d'attività della nuova società i lavoratori siano stati chiamati a sostenere grandi sacrifici sia in termini economici che professionali e come, a conclusione di questo processo di trasformazione, ci si trovi di fronte a grandi incertezze sul futuro di Fuorimuro «in quanto, per motivi di mercato o lobby nel mondo ferroviario - hanno accusato Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - i collegamenti via ferro sono fermi al palo».
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- Evidenziando come tale situazione sia insostenibile, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno ribadito «l'importanza delle manovre e dei collegamenti ferroviari per il porto gestiti da un unico soggetto, l'importanza del CCNL dei porti quale unico riferimento ed il mantenimento dell'occupazione, che - hanno rilevato i sindacati - potrebbe essere addirittura incrementata con lo sviluppo delle attività ferroviarie».
- Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno quindi chiesto un incontro urgente con la Regione e l'Autorità Portuale «per capire come il progetto ferroviario del porto, da loro fortemente voluto, si trovi ancora nelle condizioni sopra descritte».
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