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CSCL, grazie ad un miglioramento dei risultati nel secondo semestre, chiude il 2012 con un risultato netto positivo
Lo scorso anno la flotta della compagnia cinese ha trasportato otto milioni di container (+8,0%)
27 marzo 2013
La compagnia di navigazione China Shipping Container Lines (CSCL) ha chiuso l'esercizio annuale 2012 con un utile netto di 574 milioni di yuan (91 milioni di dollari) rispetto ad una perdita netta di 2,7 miliardi di yuan nell'esercizio precedente. Il miglioramento della performance economica è stato determinato da una decisa crescita dei risultati nel secondo semestre del 2012 a cui hanno contribuito anche proventi non derivanti dal core business della società, che è costituito dall'impiego della flotta della compagnia per il trasporto di container nell'ambito di un network mondiale di servizi di linea, tra cui introiti per oltre 1,1 miliardi di yuan derivanti dalla vendita di container.
Nel 2012 CSCL ha totalizzato ricavi per complessivi 32,5 miliardi di yuan, con un aumento del 15,2% sull'anno precedente. I costi operativi sono saliti dell'8,0% a 32,8 miliardi di yuan e il risultato operativo è stato positivo per 613 milioni di yuan rispetto ad un risultato operativo di segno negativo per 2,5 miliardi di yuan nel 2011.
Lo scorso anno la flotta della compagnia cinese ha trasportato volumi di carichi containerizzati pari a 8,0 milioni di container teu, con un incremento dell'8,0% rispetto al 2011. La capacità di trasporto complessiva della flotta al 31 dicembre scorso era pari a 595.000 teu, con un calo dell'1,4% rispetto al 31 dicembre 2011.
Circa le prospettive per l'esercizio 2013, oggi il presidente di CSCL, Li Shaode, ha spiegato che nonostante i noli siano cresciuti dall'inizio del 2012, è tuttavia ancora difficile essere ottimisti circa una positiva evoluzione del mercato del trasporto marittimo containerizzato nel 2013. «Incertezze in settori come l'economia mondiale, lo sviluppo degli scambi, la volatilità dei prezzi del carburante e la concorrenza - ha rilevato - continueranno ad ostacolare lo sviluppo del settore».
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