- L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato la decisione di riaprire l'istruttoria per intesa restrittiva della concorrenza nei confronti delle compagnie di navigazione private che operano nei Golfi di Napoli e Salerno, cioè le società del gruppo Lauro (Alilauro, Alicost, Alilauro Gruson e Servizi Marittimi Liberi Giuffré & Lauro), del gruppo D'Abundo-Rizzo (Medmar Navi), del gruppo Aponte (Navigazione Libera del Golfo) e la SNAV (che è integralmente controllata dalla holding Marinvest, che a sua volta fa capo al gruppo Aponte).
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- L'istruttoria era stata chiusa con provvedimento del 15 ottobre 2009 a seguito dell'accettazione degli impegni assunti dalle società armatoriali che, pur non condividendo le contestazioni mosse nei loro confronti dall'Autorità Antitrust, si erano impegnate tra l'altro a limitare la portata delle attività che si svolgono nell'ambito delle iniziative comuni ai soli fini del miglioramento della qualità dei servizi e a sciogliere il Consorzio Linee Marittime Partenopee (CLMP) costituito da Navigazione Libera del Golfo, SNAV, Alilauro, Alilauro Gruson, Alicost e Servizi Marittimi Liberi Giuffré & Lauro; si erano inoltre impegnate a predisporre e adottare un “Regolamento del Biglietto Unico” per disciplinare le condizioni di utilizzo del titolo di trasporto, a predisporre adottare una “Carta dei servizi”includente gli obiettivi generali perseguiti nella prestazione del servizio di trasporto da ciascuna compagnia e si erano impegnate ad adottare misure a favore dei consumatori.
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- Comunicando ieri il riavvio dell'istruttoria, che dovrà concludersi entro il 30 maggio 2014, l'Antitrust ha spiegato che, «alla luce di numerose segnalazioni ricevute, le compagnie private di navigazione, anche attraverso l'Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei (a cui fanno capo SNAV, Alilauro, Alilauro Gruson, Alicost, Navigazione Libera del Golfo, Medmar Navi e Servizi Marittimi Liberi Giuffré & Lauro, ndr) e la società Gescab (costituita il 23 luglio 2009 da Alicost, Lauro.it, Alilauro Gruson e SNAV, ndr) nei cui confronti è stata estesa l'indagine, oltre ad aver violato gli impegni assunti nell'ambito della precedente istruttoria, avrebbero in seguito adottato comportamenti comuni suscettibili di costituire ulteriori violazioni del divieto di intese restrittive».
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- «Dai primi elementi raccolti dall'Antitrust - ha specificato l'AGCM - sembrerebbe infatti emergere un'attività di coordinamento finalizzata a definire incrementi tariffari congiunti per i servizi di trasporto offerti, in violazione dell'impegno a limitare le iniziative comuni alle sole questioni dirette al miglioramento degli standard di qualità del servizio. Le segnalazioni ricevute sui disservizi consistenti nella cancellazione di corse, ritardi o nella modifica degli orari senza alcun preavviso, lascerebbero ipotizzare una violazione anche dell'impegno a rispettare standard di qualità nell'offerta del servizio di trasporto marittimo».
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- Secondo l'Autorità Antitrust, «sarebbe ancora rilevabile la possibile esistenza di un coordinamento finalizzato a ripartire il mercato del trasporto marittimo da e verso le isole partenopee, in modo che ciascuno operatore sia a riparo dalla concorrenza dell'altro. Il coordinamento di strategie commerciali in materia di tariffe sembrerebbe inoltre integrare nuove e autonome violazioni delle norme di concorrenza».
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- L'AGCM ha sottolineato che si tratta della prima volta in cui fa uso del potere di riaprire d'ufficio un'istruttoria chiusa con impegni assunti delle società, a fronte di una violazione di questi ultimi.
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