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Lupi ripropone in sede UE l'ipotesi di scorporare gli investimenti per le reti TEN-T dal computo del deficit
«Il nodo della golden rule - ha sottolineato il ministro italiano - è fondamentale
10 giugno 2013
«Gli investimenti per infrastrutture non vanno conteggiati nel computo del deficit perché devono rientrare tra gli investimenti produttivi previsti dalla “golden rule”», cioè il principio secondo cui gli investimenti destinati allo sviluppo dovrebbero essere scorporati da questo calcolo. Lo ha detto oggi il ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, intervenendo al Consiglio trasporti dell'Unione Europea che è in corso a Lussemburgo.
«Il nodo della golden rule - ha sottolineato Lupi - è fondamentale. Gli investimenti sulle reti TEN - ha precisato - dovrebbero essere fuori dai vincoli di Maastricht».
Inoltre il ministro ha spiegato come per l'Italia siano «molto importanti gli strumenti innovativi come i project bond per incentivare la crescita», e che non bisogna lasciare che la lunga recessione diventi metro di giudizio del sistema economico internazionale, perché «dimensionare gli investimenti per infrastrutture su scenari sbagliati ha conseguenze molto negative. L'Italia - ha concluso Lupi - ritiene che nonostante i tagli al bilancio UE, ci siano ancora condizioni per realizzare la rete prioritaria» che rispetti le linee guida TEN (Trans European Network) e CEF (Connecting Europe Facilities).
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