- La possibilità che il tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico sia esteso a sud solamente fino a Ravenna preoccupa Interporto Marche. «Negli ultimi tempi - ha spiegato il presidente della società interportuale, Roberto Pesaresi - molto si è detto sulla strategicità di essere parte, per lo sviluppo di questo territorio, del prolungamento del tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico fino ad Ancona e dell'inserimento della tratta ferroviaria Bologna-Ancona come diramazione del Corridoio Helsinki-La Valletta. I recenti aggiornamenti - ha rilevato Pesaresi - ci lasciano supporre che, nel corso del confronto Parlamento europeo - Consiglio - Commissione Europea, il Corridoio Baltico-Adriatico, il cui tracciato sarebbe dovuto essere prolungato fino ad Ancona, così come votato in un emendamento del dicembre scorso dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo, si fermi a Ravenna. Se tale decisione venisse confermata dal voto finale del Parlamento europeo - ha sottolineato - rappresenterebbe una sconfitta di tante battaglie, svolte su più livelli, portate avanti in questi anni».
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- «Va peraltro espressa soddisfazione - ha precisato il presidente di Interporto Marche - per la conferma della diramazione Bologna-Ancona del Corridoio Helsinki-La Valletta, indispensabile nel lavoro di creazione di interconnessioni e sinergie, anche infrastrutturali, che dovrebbero consentire di costituire un asse ideale fra nord e sud dell'Europa. In questo contesto, la Macroregione Adriatico-Ionica rafforzerebbe e decongestionerebbe l'accesso sudorientale dell'Europa, potendo comprendere anche l'area del Mediterraneo centro-orientale».
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- «Ricordo - ha proseguito Pesaresi - che l'obiettivo di una serie di azioni svolte in questi anni hanno consentito al porto di Ancona di essere inserito nel core network e all'Interporto delle Marche nel comprehensive network comunitario con l'obiettivo di intercettare i traffici che entrano nel Mediterraneo così come c'è stato un impegno nel creare le condizioni per realizzare un collegamento con il corridoio Helsinki-La Valletta e con il Baltico-Adriatico. Inoltre, con l'approvazione al CIPE, abbiamo ribadito la necessità di procedere speditamente anche nei lavori per la realizzazione del bypass ferroviario di Falconara, ricordando che i corridoi TEN-T sono soprattutto ferroviari e sono finalizzati al potenziamento dell'intermodalità su cui stiamo lavorando con grande impegno. Del resto il porto di Ancona e l'Interporto delle Marche rappresentano il volano strategico per la piena attuazione del progetto della Piattaforma Logistica delle Marche e per l'inserimento di questi nodi infrastrutturali in una logica di rete che miri a mettere in collegamento più territori ed a favorirne lo sviluppo in coerenza anche con le decisioni “politiche” di queste due regioni. Infatti, sulla scorta delle delibere delle giunte di Marche ed Umbria, Interporto Marche Spa e Sviluppumbria sono state incaricate di “produrre” intermodalità, integrando flussi di traffico e filiere merceologiche delle due regioni, attraverso una partnership di natura gestionale/commerciale attuando di fatto un esempio concreto di network tra nodi infrastrutturali, arricchito anche sotto l'aspetto delle funzioni e dei servizi, market oriented».
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