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Gli enti locali hanno sottoscritto il protocollo d'intesa per riqualificare il porto di Piombino
Rossi (Regione Toscana): «per quanto riguarda la “Concordia”, l'anno prossimo pensiamo di essere nelle condizioni di accoglierla e lavorarla a Piombino»
6 agosto 2013
Oggi a Piombino, con la firma degli enti locali coinvolti - Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino - e dell'Autorità Portuale di Piombino, è stata perfezionata l'intesa raggiunta lo scorso 26 luglio tra i ministeri dello Sviluppo economico, dell'Economia, delle Infrastrutture e dell'Ambiente per l'avvio degli interventi di infrastrutturazione, riqualificazione e reindustrializzazione dell'area portuale di Piombino.
L'obiettivo dell'accordo è fare del porto - rendendolo fruibile anche a navi di stazza adeguata a servire l'area siderurgica - un volano, insieme con gli investimenti sulla viabilità, per la ripartenza di un territorio particolarmente colpito dalla crisi.
Il protocollo sancisce la ferma volontà politica di assicurare il completamento del quadro delle risorse, pari a circa 133 milioni di euro, necessario per la realizzazione degli interventi di carattere infrastrutturale contenuti nell'accordo di programma quadro previsto dall'articolo 1, comma 6, del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43 (convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2013, n.71). Con il decreto legge sono state emanate disposizioni, cui l'accordo di programma darà attuazione, per avviare e completare gli interventi di infrastrutturazione del porto di Piombino, di bonifica e riqualificazione industriale dell'area, al fine di aprire nuove prospettive di sviluppo produttivo e occupazionale. Nel dettaglio, oltre 110 milioni di euro sono destinati agli interventi infrastrutturali veri e propri, anche a carattere ambientale, in attuazione del nuovo Piano Regolatore Portuale per il rilancio della competitività industriale e portuale di Piombino. Le restanti risorse finanziarie saranno impiegate per la realizzazione di indagini di caratterizzazione, bonifica e messa in sicurezza dell'area. Sarà infine realizzata la “bretella” di collegamento tra l'area portuale e la superstrada tirrenica, infrastruttura essenziale per il collegamento del porto e dell'area siderurgica con i mercati di sbocco e di approvvigionamento.
«C'è, da parte di governo e Regione - ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato - un notevole sforzo finanziario, che avrà come effetto la creazione di numerosi posti di lavoro. Il governo mantiene così il suo impegno di arrivare all'accordo di programma, garantendo che affiancherà con la dovuta attenzione Piombino nel percorso di attuazione. L'esecutivo continuerà inoltre a far sentire con vigore la propria voce nella gestione di importanti vertenze, Lucchini in testa, che troveranno nell'accordo di programma un valido strumento di supporto».
«Se, come previsto, il Cipe approverà giovedì un'integrazione di cinque milioni alle risorse disponibili e venerdì verrà firmato l'accordo di programma - ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - già da lunedì potranno partire le lettere alle ditte e quindi essere avviato il percorso per l'affidamento dei lavori». «Sono consapevole del momento difficile - ha proseguito Rossi - ma nello stesso tempo convinto che lo sforzo dei lavoratori, dei sindacati, delle imprese e delle istituzioni può riuscire ad ottenere l'obiettivo di rendere questa zona competitiva e attrattiva. Alla vocazione industriale di questa area non intendiamo rinunciare. Questo vuol dire spendere presto e bene i soldi disponibili e rendere il porto competitivo migliorandone l'accesso, costruendo la filiera corta tra rottamazione delle navi e siderurgia, costruendo pacchetti di risorse regionali, nazionali ed europee. La Regione c'è e non solo a parole, visto che ha già stanziato 61 milioni su 133».
Rossi si è soffermato anche sull'ipotesi di portare il relitto della nave da crociera Costa Concordia nel porto di Piombino al fine del suo smantellamento: «per quanto riguarda la Concordia - ha spiegato - l'anno prossimo pensiamo di essere nelle condizioni di accoglierla e lavorarla a Piombino. In ogni caso la predisposizione del porto sarà strutturale e non solo legata alla Concordia. Ricordo che una direttiva del Parlamento europeo obbliga il Consiglio EU a individuare entro il 2015 i porti in cui sarà possibile la rottamazione delle navi, che sono circa 1.000 in tutta Europa. I lavori al porto di Piombino guardano anche a questa opportunità».
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