- Ieri la Conferenza delle Regioni presieduta dal governatore dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha approvato una posizione delle Regioni e delle Province autonome italiane sulla revisione degli orientamenti in materia di aiuti di stato agli aeroporti e alle compagnie aeree, documento che sarà trasmesso ai ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi.
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- Le principali istanze condivise dalle Regioni e Province Autonome sono rappresentate in sette punti che sono stati trasmessi alla Commissione Europea come contributo alla consultazione pubblica sulla prima proposta di nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree. Sono relativi al finanziamento delle infrastrutture e il ruolo pubblico istituzionale, ai piccoli e micro aeroporti che non rientrano nel campo di applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato, agli aiuti al funzionamento degli aeroporti aventi dimensioni comprese tra i 200.000 ed un milione di passeggeri, agli aiuti agli investimenti a favore degli aeroporti, agli aiuti di avviamento a favore delle compagnie aeree, al finanziamento dell'intermodalità degli aeroporti e alle sfide della concorrenza globale
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- «Il tema del finanziamento pubblico degli aeroporti e delle compagnie aeree che aprono nuove rotte da aeroporti regionali» - si legge in un comunicato - ha «un ruolo essenziale nello sviluppo delle economie regionali». «In questo come in molti altri settori, le autorità regionali e locali sono protagoniste di politiche di sviluppo e crescita dei territori, anche attraverso aiuti di Stato, e detengono un'approfondita conoscenza delle economie locali, grazie alla prossimità agli attori economici e sociali, da cui la normativa europea non può prescindere se vuole porsi al servizio dei territori e della loro coesione nel mercato unico». «Per questo motivo le Regioni e Province Autonome hanno accolto positivamente l'incarico della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, di redigere sul tema un parere di iniziativa del Comitato delle Regioni».
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- «Molti investimenti pubblici - spiega il documento della Conferenza delle Regioni - sono finalizzati al collegamento intermodale degli aeroporti». «Nel Libro Bianco sulla politica dei Trasporti del 2011, la Commissione Europea ha ribadito la necessità e l'urgenza che l'Unione intervenga in tempi brevi a favore dell'integrazione multimodale degli spostamenti», ma «dall'analisi delle politiche dei trasporti condotte nel passato, la Commissione ha altresì concluso che esse risultano essere state inefficaci e prive delle risorse finanziarie necessarie». «Alla luce di tale scenario, le Regioni e Province autonome ritengono oltremodo necessario un quadro giuridico trasparente e chiaro nel settore del finanziamento pubblico delle infrastrutture, che sia frutto di un'autentica modernizzazione delle regole di concorrenza che agevoli veramente gli interventi pubblici a correzione di queste pericolose carenze infrastrutturali e frammentazioni modali del sistema di trasporto europeo».
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- «Le Regioni e Province autonome - prosegue il documento - sottolineano l'importanza che gli sforzi dell'Unione per realizzare il mercato interno non finiscano per rappresentare un limite alla capacità dell'Unione di far fronte alle sfide della concorrenza globale di Paesi che sono oggi tra i nostri principali competitors, nei confronti dei quali la Commissione stessa ha registrato una preoccupante e crescente perdita di competitività dell'aviazione europea».
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- Infine «le Regioni e Province autonome ritengono che i nuovi orientamenti dovrebbero consentire che il finanziamento di nuove rotte non sia limitato allo Spazio Aereo Comune Europeo, ma possa includere anche collegamenti di aeroporti europei con i Paesi terzi a garanzia della conservazione e dello sviluppo delle connessioni con i mercati esistenti e soprattutto emergenti e per i benefici economici diretti che essi possono generare per l'Unione».
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