- Ieri il Parlamento europeo, con 583 voti favorevoli, 91 contrari e 17 astensioni, ha approvato un accordo con gli Stati membri su Connecting Europe Facility (CEF), il nuovo meccanismo per finanziare i progetti infrastrutturali della rete transeuropea di trasporto TEN-T che avrà un bilancio complessivo di circa 29,3 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, di cui 23,2 miliardi di euro saranno utilizzati per il settore dei trasporti al fine di migliorare i collegamenti transfrontalieri ed eliminare le strozzature, 5,12 miliardi di euro per l'energia, per modernizzare ed espandere le infrastrutture energetiche e aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti ed un miliardo di euro per le telecomunicazioni, per stimolare lo sviluppo di reti a banda larga e dei servizi digitali.
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- In una votazione separata gli eurodeputati, con 546 voti favorevoli, 104 contrari e 41 astenuti, hanno approvato le linee guida che definiscono i principi e le priorità comuni per il completamento della rete TEN-T con l'obiettivo di collegare le grandi città e i porti e costituire un'efficiente rete transeuropea di trasporto.
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- Il segretario generale dell'European Community Shipowners' Associations (ECSA) ha accolto con soddisfazione l'approvazione del testo legislativo da parte del Parlamento UE: «i nuovi orientamenti TEN-T, assieme ai nove corridoi intermodali previsti ( del 17 ottobre 2013, ndr) - ha commentato Patrick Verhoeven - riconoscono il ruolo fondamentale che i porti dell'UE svolgono nella catena logistica sia europea che globale, ma anche come gateway per il mercato unico. L'inclusione di tutti i principali porti europei nelle cosiddette reti “core” e “comprehensive”, distribuite lungo la costa del continente, a nostro avviso garantirà l'efficacia della rete di trasporto intermodale europea negli anni a venire. Come principali utenti dei porti dell'UE - ha concluso il segretario generale dell'associazione degli armatori europei - ci auguriamo che il bilancio destinato alle infrastrutture portuali e ai loro collegamenti con l'entroterra sarà sufficiente a consentire il passaggio ad una vera rete europea di trasporto intermodale».
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- Soddisfazione per l'approvazione di CEF è stata espressa anche dall'associazione europea dei porti europei: «questo voto - ha dichiarato Isabelle Ryckbost, segretario generale dell'European Sea Ports Organisation (ESPO) - è un passo importante verso la creazione di una vera e propria rete di trasporto. Abbiamo lottato duramente per difendere questo bilancio e per avere i nostri porti ben rappresentati nella rete e nei corridoi della rete. Ora ci attendiamo che una congrua parte di tali fondi venga utilizzata per migliorare le infrastrutture portuali d'Europa e per integrare al meglio questi nodi fondamentali nella rete di trasporto europea. C'è un piano, c'è un bilancio - ha rilevato Isabelle Ryckbost - ci aspettiamo che ora inizi l'implementazione. I corridoi principali della rete saranno potenti strumenti. Spero che porti potranno dire la loro nell'implementazione e nel funzionamento di queste strutture di corridoio. Inoltre, come ESPO, dobbiamo anche focalizzarci sulla priorità delle Autostrade del Mare: se ben utilizzate - ha sottolineato - possono essere uno strumento importante per far crescere il trasporto marittimo intra-UE e per rafforzare la cooperazione tra i porti europei».
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