- La Rappresentanza Sindacale Aziendale dell'Autorità Portuale di Napoli conferma la prosecuzione dello stato di agitazione dei dipendenti dell'ente a causa - spiega la Rsa - del perdurante ed ingiustificato rifiuto del commissario straordinario, che si è esplicitato anche in Comitato Portuale, «di affrontare in modo trasparente le delicatissime problematiche gestionali discendenti, a detta dello stesso commissario, dalla presunta incompetenza e impreparazione di 91 lavoratori dell'ente su 96» ( del 28 novembre 2013).
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- La Rsa precisa che nella riunione di ieri, sospesa «dopo tre ore di sterile discussione», il Comitato Portuale «non è riuscito neanche a deliberare le modalità di inserimento all'ordine del giorno, oltre che delle ben note delicatissime problematiche gestionali, nemmeno di quelle discendenti dal gravissimo stato di tensione con la S.T.O., che dura da oltre due settimane a causa della mancata smentita delle dichiarazioni, oltremodo offensive, rese dal commissario contro i propri dipendenti.
- I rappresentanti dei lavoratori in Comitato Portuale, che avevano chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della questione, nel rispetto delle previsioni di legge e di regolamento, sono stati costretti, visto il rifiuto, ad allontanarsi dalla seduta, unendosi ai dipendenti».
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- «Ai lavoratori, che comunque non fanno mancare il loro sostegno all'attività dell'ente e del porto di Napoli - conclude la Rsa - non resta che prendere atto di un commissario straordinario che non intende sottoporre neppure all'organo di indirizzo politico gestionale le delicatissime questioni amministrative affrontate, fino ad ora, impropriamente, solo dagli organi di stampa, all'evidente fine di diffamare l'anello più debole della catena, cui compete per legge, ironia della sorte, proprio il compito di dare esecuzione alle decisioni del commissario e del Comitato Portuale».
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