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Nel 2013 il volume di trasporto combinato movimentato dall'elvetica Hupac è cresciuto del +1,7%
Sulla direttrice transalpina l'incremento è stato del +2,1%
31 gennaio 2014
Nel 2013 il volume di carichi trasportato dall'operatore elvetico di trasporto combinato Hupac ha registrato un incremento del +1,7% essendo stato pari a 657mila spedizioni stradali rispetto a 646mila nell'anno precedente. L'azienda svizzera ha sottolineato che la debolezza congiunturale, in particolare in Italia, ha ancora influito sulla domanda del mercato.
In particolare, nel 2013 il traffico movimentato da Hupac sulla direttrice transalpina è ammontato a 436mila spedizioni stradali (+2,1%). Nel solo core business del traffico transalpino attraverso la Svizzera l'incremento è stato del +1,9% con un totale di 380mila spedizioni stradali, mentre il traffico transalpino attraverso l'Australia ha mostrato una flessione del -2,1% a 52mila spedizioni stradali. Nel traffico transalpino attraverso la Francia, con l'avvio all'inizio dell'anno del collegamento tra Busto Arsizio e Barcellona, il volume è stato di oltre 3mila spedizioni (+100%).
Lo scorso anno il traffico non transalpino movimentato da Hupac è stato pari a 221mila spedizioni stradali (+0,7%), di cui 66mila spedizioni relative al traffico di import-export svizzero (+0,4%), 3mila al traffico nazionale svizzero (-4,4%) e 151mila agli altri traffici (+0,9%).
Hupac ha rilevato come le prospettive di sviluppo del traffico transalpino siano positive essendo atteso un rilevante trasferimento delle merci dalla strada alla rotaia con l'apertura del tunnel di base del Gottardo nel 2017 e del tunnel di base del Ceneri nel 2019. «Accogliamo con favore - ha commentato il direttore dell'azienda, Bernhard Kunz - l'accordo tra l'Italia e la Svizzera di fine gennaio riguardante la costruzione di un corridoio di quattro metri fino ai terminal italiani, via Luino e via Chiasso» (inforMARE del 28 gennaio 2014).
Hupac ha rilevato come gli investimenti nella rete ferroviaria italiana, realizzati anche dalla Confederazione elvetica, avranno un ritorno anche per la Svizzera, dal momento che permetteranno di ridurre gli attuali contributi d'esercizio destinati al traffico combinato: «oggi - ha spiegato Kunz - il governo federale abbassa il costo di produzione del trasporto combinato grazie a sovvenzioni. Domani saremo in grado di produrre in modo auto-sostenibile, utilizzando un'infrastruttura moderna. Quindi l'investimento in Italia sarà ripagato rapidamente anche per la Svizzera. Partiamo dal presupposto - ha precisato che per prima cosa venga ampliata la tratta di Luino, in quanto non dipende dal completamento del tunnel di base del Ceneri. Così il trasporto merci su strada potrà essere trasferito più velocemente sulle nuove infrastrutture ferroviarie».
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