- Lo scorso mese il traffico delle merci movimentato dal porto di Genova ha registrato un incremento del +2,3% salendo ad oltre 4,0 milioni di tonnellate rispetto a 3,9 milioni di tonnellate nel gennaio 2013. Il traffico delle merci varie è aumentato del +2,1% a 2,2 milioni di tonnellate, di cui1,6 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+1,1%) con una movimentazione di contenitori pari a 157.089 teu (+0,7%) e 614mila tonnellate di merci convenzionali (+4,8%). Il volume degli oli minerali è ammontato a quasi 1,4 milioni di tonnellate (+3,0%) e quello delle altre rinfuse liquide a 63mila tonnellate (-5,4%). Il traffico delle rinfuse secche ha totalizzato 91mila tonnellate (+116,2%) a cui si aggiungono nel settore industriale altre 8mila tonnellate di rinfuse solide (+53,4%) e 234mila tonnellate di siderurgici (-15,4%).
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- A gennaio 2014 il traffico dei passeggeri movimentato dal porto del capoluogo ligure è stato di 93mila unità (-7,7%), di cui 58mila passeggeri dei traghetti (-12,1%) e 37mila crocieristi (+0,1%).
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- Intanto Fim-Cisl, Fiom e Uilm di Genova, insieme con le Rsu del comparto delle riparazioni navali del porto genovese, hanno proclamato un pacchetto di 20 ore di sciopero da svolgersi nel mese di marzo ed hanno annunciato la prosecuzione del blocco del lavoro straordinario. «La scelta di disdire il contratto integrativo dell'area riparazioni navali - hanno spiegato le tre organizzazioni sindacali - è ritenuta da noi inaccettabile in quanto vuole cancellare un modello di contrattazione aziendale basato su principi solidaristici che coinvolgono tutto il sistema della aziende delle riparazioni navali. Ancora una volta - hanno denunciato Fim-Cisl, Fiom e Uilm - si vogliono scaricare le inefficienze delle aziende sul costo del lavoro, mortificando la professionalità dei lavoratori».
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