- Nel 2013 il gruppo cinese Singamas, il cui core business è la produzione di container intermodali, ha registrato una contrazione del -16,5% del volume d'affari che è calato a 1,28 miliardi di dollari rispetto a ricavi per 1,54 miliardi di dollari nell'anno precedente. Singamas ha spiegato che la flessione è effetto diretto del perdurare del basso livello della domanda di nuovi container. Il gruppo ha archiviato il 2013 con un utile netto di 34,3 milioni di dollari (-43,0%).
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- Nel solo secondo semestre dello scorso anno Singamas ha totalizzato ricavi per 702,1 milioni di dollari, in crescita del +8,0% sulla prima metà del 2012, ed un utile netto di 9,0 milioni di dollari (-65,7%).
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- Nel 2013 il gruppo cinese ha prodotto nuovi container per un totale pari a 525.449 teu rispetto a 600.102 teu nell'anno precedente. Le vendite sono state pari a 542.442 teu rispetto a 571.634 teu nel 2012.
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- In merito alle future prospettive offerte dal mercato, Singamas ha rilevato che se le scorte di nuovi container hanno raggiunto il loro apice nel secondo trimestre del 2013 quando erano pari ad oltre un milione di teu e sono scese ad un livello di circa 600mila teu alla fine dell'anno, cioè costituisce un indicatore positivo della ripresa del mercato. «Nonostante le formidabili sfide dell'esercizio finanziario 2013 - ha spiegato l'azienda cinese - i positivi sviluppi verificatisi verso la fine dell'anno consentono un cauto ottimismo circa l'inizio di una svolta per l'industria dei container. L'ulteriore calo dei livelli delle scorte di nuovi container, il contesto economico in graduale miglioramento, una crescente necessità di rimpiazzare container e la consegna di molte nuove e grandi portacontainer in programma dal 2014 fino al 2016 - ha spiegato Singamas - sono tutti fattori che dovrebbero contribuire a risollevare l'industria rispetto all'attuale fase di stasi».
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