- In vista del pronunciamento, atteso per lunedì prossimo, della statunitense Federal Maritime Commission (FMC) sulla nuova alleanza armatoriale P3 Network costituita da Maersk Line, Mediterranean Shipping Company (MSC) e CMA CGM, le tre principali compagnie del settore del trasporto di linea ( del 18 giugno 2013), il Global Shippers' Forum (GSF) ha rinnovato l'esortazione alle autorità di regolamentazione internazionali affinché indaghino a fondo sull'impatto che avranno i noli e i servizi proposti dalla P3 sul mercato, sul quale potrà esercitare la sua potenziale posizione dominante, e affinché apportino opportune modifiche al fine di rispondere alle preoccupazioni in materia di concorrenza.
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- Lo scorso autunno il GSF aveva rivolto tale invito alla Direzione Generale della Concorrenza della Commissione Europea ( dell'11 ottobre 2013). In occasione dell'ultima assemblea annuale del Global Shippers' Forum, che si è tenuta il 10 e 11 marzo scorsi a Los Angeles, i delegati dell'organizzazione dei caricatori e degli spedizionieri hanno tra l'altro approvato una nuova mozione da presentare alla DG Concorrenza della Commissione Europea in cui si evidenziano le potenziali restrizioni della concorrenza derivanti da una condivisione dei costi senza precedenti determinata dalla P3 e il potenziale rischio di collusione sui noli e sulla capacità di trasporto a causa dell'ampia portata della cooperazione prevista dall'accordo tra le tre compagnie armatoriali.
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- Secondo il GSF, l'accordo di cooperazione P3 Network potrebbe «cambiare radicalmente la struttura dei mercati di trasporto marittimo dei container che servono l'Unione Europea». Inoltre nella mozione alla DG Competition dell'UE il GSF esplicita le proprie preoccupazioni circa una serie di questioni attinenti alla legislazione europea sulla concorrenza sollevate dalla P3 che includono tra l'altro il suo impatto su altre alleanze armatoriali quali la G6 Alliance, costituita dalle compagnie APL, Hapag-Lloyd, HMM, MOL, NYK e OOCL, e la Green Alliance, formata da COSCON, “K” Line, Yang Ming e Hanjin Shipping (CKYH), e il potenziale effetto a catena derivante dall'accordo di cooperazione.
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- «Il Global Shippers' Forum - ha spiegato il segretario generale dell'organizzazione, Chris Welsh - ha posto una rappresentazione giuridico-formale alla Commissione Europea per conto degli spedizionieri di tutto il mondo. Il maggior timore - ha precisato - è l'impatto che l'accordo P3 avrebbe sul mercato. Se la P3 dovesse continuare nella sua forma attuale, la struttura dei mercati del trasporto marittimo containerizzato che servono l'UE e gli scambi mondiali verrebbe radicalmente mutata, inclusa la possibilità di eliminare una effettiva concorrenza». Welsh ha ricordato che il GSF ha sottolineato al vicepresidente della Commissione Europea, Joaquin Almunia, responsabile della Concorrenza, che, «in considerazione del mancato rafforzamento delle norme sulla concorrenza per il settore del trasporto marittimo dei container in altre parti del mondo, il settore dipende dalla Direzione Generale per rafforzare il diritto comunitario sulla concorrenza a beneficio non solo degli scambi dell'UE, ma anche di quelli dei suoi partner commerciali nei principali mercati del mondo».
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