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A febbraio il porto di Ravenna ha movimentato 1,7 milioni di tonnellate di merci (-0,6%)
Non è più possibile - ha sottolineato l'Autorità Portuale - rinviare ancora i lavori di approfondimento dei fondali previsti nel cosiddetto Progettone
25 marzo 2014
Lo scorso mese il porto di Ravenna ha movimentato quasi 1,7 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del -0,6% rispetto a febbraio 2013. Le merci secche hanno registrato un calo del -1,5% scendendo a meno di 1,1 milioni di tonnellate. Le rinfuse liquide hanno totalizzato 285mila tonnellate (-16,8%) e le merci in container 180mila tonnellate (-9,1%). I rotabili hanno registrato un incremento del +131,6% a 144mila tonnellate.
«Il traffico nel porto di Ravenna - ha commentato l'Autorità Portuale dello scalo ravennate - ha segnato in febbraio, per la prima volta dopo molti mesi, una lieve flessione negativa. Si tratta ancora di percentuali estremamente contenute, grazie soprattutto all'incidenza che, nel complesso, hanno, le Autostrade del Mare, le quali “compensano” con crescite a tre cifre, la perdita di traffico che per altre tipologie merceologiche si sta registrando. Questo conferma che la scelta fatta nel 2012 di puntare su questo tipo di traffico si è rivelata vincente e ci consente ora di, per così dire, limitare i danni».
L'ente portuale ha rilevato come, però, in generale il quadro che emerge «non fa che porre in evidenza l'impossibilità di rinviare ancora i lavori di approfondimento dei fondali previsti nel cosiddetto Progettone. I lavori di escavo dei fondali del Canale Candiano - ha sottolineato l'authority portuale - devono partire subito, le opere previste nel Progettone non possono più essere rimandate. Tutte le istituzioni, sia a livello locale, che regionale e centrale devono comprendere che è il momento di assumersi le proprie responsabilità per salvaguardare il nostro scalo, le nostre imprese, il lavoro che queste generano e, più in generale, il futuro sviluppo della più importante risorsa industriale attualmente presente su questo territorio».
Nel primo bimestre del 2014 il porto ha movimentato un totale di oltre 3,8 milioni di tonnellate di merci, con una crescita del +8,7% rispetto a 3,5 milioni di tonnellate nel periodo gennaio-febbraio dello scorso anno. Gli sbarchi sono stati pari a 3,3 milioni di tonnellate (+8,2%) e gli imbarchi a 0,5 milioni di tonnellate (+12,0%). Il volume complessivo delle merci secche è aumentato del +12,2% a 2,6 milioni di tonnellate. Le rinfuse liquide sono diminuite del -12,7% attestandosi a 633mila tonnellate. In contrazione (-8,3%) anche il volume delle merci containerizzate, che sono ammontate a 343mila tonnellate. Le merci su trailer e rotabili sono cresciute del +126,6% a 267mila tonnellate.
L'Autorità Portuale di Ravenna ha sottolineato come l'incremento in valore assoluto più evidente sia quello relativo ai prodotti metallurgici passati da 778mila nel primo bimestre del 2013 a 921mila tonnellate, in crescita del 18,4% e provenienti principalmente da Taranto, Germania e Russia. Sicuramente - ha spiegato l'ente - sul dato incide il fatto che da gennaio 2014 l'acciaieria Arvedi di Cremona abbia “dirottato” su Ravenna circa un milione di tonnellate di metallurgici che, in precedenza, sbarcavano al porto di Venezia.
L'ente portuale ha precisato inoltre che, per quanto riguarda i trailer, sulle linee delle Autostrade del Mare sono stati movimentati 7.041 trailer contro i 5.297 dello gennaio-febbraio 2013 sulla Ravenna-Catania, mentre per la linea Ravenna-Brindisi i pezzi registrati sono stati 2.026 contro i 550 di gennaio-febbraio 2013. Sulla linea della Grimaldi con la Grecia, inaugurata proprio a gennaio 2014, i primi due mesi hanno visto 410 pezzi da/per Igoumenitsa e 1.383 da/per Patrasso. In totale nei primi due mesi sono stati movimentati 11.051 trailer contro i 6.022 del 2013 (+83,5%).
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