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Tarlazzi (Uiltrasporti): «per competere in Europa e nel Mediterraneo dev'essere superato il concetto di porti di competenza regionale»
Il concetto di Autorità di sistema con competenze territoriali allargate entro le quali far confluire i porti non compresi nella rete core - ha sottolineato - è condizione imprescindibile
3 aprile 2014
Commentando le attuali proposte di riforma della legislazione in materia portuale il segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha affermato che «per competere in Europa e nel Mediterraneo dev'essere superato il concetto di porti di competenza regionale».
Il rappresentante del sindacato si è dichiarato «favorevole ad un ridisegno dell'assetto del sistema portuale, maggiormente incardinato nella rete transeuropea dei TEN-T che renda maggiormente efficace il sistema portuale del Paese e per una necessaria integrazione con il sistema dei trasporti e della logistica nel suo complesso». Tarlazzi ritiene «condivisibile in linea di massima il progetto di riforma della legge 84/94 presentato dal Partito Democratico, ma - ha specificato - riteniamo che per disegnare un contesto sistemico della portualità e della logistica, per l'intero Paese, in grado di competere in Europa e nel Mediterraneo dev'essere superato il concetto di porti di competenza regionale».
Secondo il segretario generale della Uiltrasporti, «il concetto di Autorità di sistema con competenze territoriali allargate entro le quali far confluire i porti non compresi nella rete core e di rilevanza economica inferiore è, secondo noi, condizione imprescindibile per rendere il “sistema Paese” maggiormente funzionale alle dinamiche della concorrenza e più rispondente ad una logica di programmazione degli investimenti valorizzandone la vocazione specialistica. In tale direzione - ha aggiunto - occorre superare le distorsioni derivanti dal titolo V della Costituzione che hanno generato inutili sovrapposizioni tra Stato e Regioni e sprechi di risorse economiche».
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