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d'Amico International Shipping ha chiuso il primo trimestre 2014 con una perdita netta di -6,8 milioni di dollari
Prevista un miglioramento nei prossimi mesi
8 maggio 2014
Nel primo trimestre del 2014 la società armatoriale d'Amico International Shipping (DIS) ha registrato ricavi base time charter per 46,4 milioni di dollari, con una flessione del -7,3% rispetto a 50,1 milioni di dollari nei primi tre mesi dello scorso anno. L'EBITDA è ammontato a 3,8 milioni di dollari (-64,3%) e l'EBIT è stato di segno negativo per -4,2 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 3,0 milioni di dollari nel primo trimestre del 2013. DIS ha archiviato i primi tre mesi del 2014 con una perdita netta di -6,8 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 3,2 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2013. «Ciò - ha spiegato la compagnia - è dovuto ad un mercato delle navi cisterna più debole del previsto durante i primi mesi dell'esercizio in corso, principalmente per le seguenti ragioni: la rigida stagione invernale negli Stati Uniti che ha aumentato il consumo interno di prodotti petroliferi, riducendo così le esportazioni e i trasporti via mare, e la chiusura per manutenzione di molte raffinerie nel Golfo del Messico, che ha ridotto ulteriormente le esportazioni del Paese. Questi due fattori negativi - ha precisato DIS - sono considerati principalmente effetti stagionali, che pertanto influiscono solo temporaneamente sull'intero settore delle navi cisterna e che si prevede subiranno un'inversione di tendenza nel secondo trimestre. Infatti, i risultati del primo trimestre inferiori alle previsioni non hanno modificato l'outlook generalmente positivo sulle prospettive del mercato a medio e lungo termine».
«Nel corso del primo trimestre del 2014 - ha chiarito l'amministratore delegato di d'Amico International Shipping, Marco Fiori - il settore delle navi cisterna è stato più debole rispetto alle attese a causa di fenomeni stagionali. Infatti, il duro inverno negli Stati Uniti e la chiusura per manutenzione di numerose raffinerie americane ha temporaneamente ridotto le esportazioni di prodotti petroliferi dagli Stati Uniti. Tuttavia sono fermamente convinto che si tratti solamente di un “vuoto d'aria” e mi aspetto che la situazione si inverta rapidamente, con gli Stati Uniti alla guida della ripresa del mercato. Allo stesso tempo, credo che la strategia commerciale di DIS abbia dimostrato ancora una volta di essere di successo anche in un difficile scenario come l'attuale. Abbiamo provveduto a riposizionare larga parte della nostra flotta nell'Atlantico, in modo da trarre il massimo vantaggio dal rimbalzo del mercato che ci attendiamo in quell'area. Allo stesso tempo, DIS è riuscita a mitigare la temporanea debolezza del mercato, grazie a buoni livelli di copertura a lungo termine, a livelli redditizi. Come ulteriore segnale della nostra fiducia nelle positive prospettive di mercato del nostro settore, abbiamo ulteriormente aumentato l'orderbook di altre tre navi MR “ECO” nel corso del primo trimestre 2014, portando il nostro piano di investimenti a 16 navi di nuova costruzione per un totale di 490,7 milioni di dollari. Metà delle navi in costruzione sono già state fissate a lungo termine con Major petrolifere a tariffe elevate e in grado di generare buoni livelli di redditività. Sette delle navi attualmente in ordine saranno consegnate nel corso del 2014, supportando così i risultati di DIS già a partire da quest'anno».
«Siamo convinti - ha confermato il direttore finanziario della DIS e del Gruppo d'Amico, Giovanni Barberis - che la debolezza del settore delle navi cisterna sia stata solamente espressione di un fenomeno stagionale e lo scenario è previsto in ripresa molto presto. Tuttavia, anche in queste difficili condizioni di mercato, siamo in grado di mitigare i risultati negativi grazie ad un prudente elevato livello di copertura da contratti a tariffa fissa e ad una valutazione conservativa della flotta, che permette di ottenere plusvalenze anche nel caso di temporanei “vuoti d'aria”. Infatti, a marzo 2014, DIS ha concordato la vendita della nave Handysize MT Cielo di Parigi al prezzo di 13,6 milioni di dollari, generando una plusvalenza di oltre sei milioni di dollari, nel corso del secondo trimestre dell'anno. Siamo, inoltre, molto orgogliosi di annunciare che il valore netto della flotta è cresciuto del 46% negli ultimi dodici mesi, creando ancora una volta valore per i nostri azionisti».
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