- Anche il porto di Savona, come quelli di Taranto, Livorno, Ravenna e Venezia, è presente a Breakbulk Europe 2014, la fiera in corso ad Anversa. Nel Nord Tirreno Savona, insieme al bacino di Vado Ligure, è il secondo porto dopo Genova per tonnellate di petrolio sbarcate nel 2013 e primo porto per il carbone.
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- L'Autorità Portuale di Savona ha ricordato che il segmento delle rinfuse liquide rappresenta il 40% del traffico marittimo nazionale, ma è fortemente condizionato dall'andamento della produzione industriale italiana e dalla domanda di energia, e che ad alcuni settori industriali si lega anche il comparto delle dry bulk, quali la siderurgia che - pur avendo vissuto la contrazione dei siti produttivi - mantiene una forte concentrazione delle produzioni nel Nord Ovest, di fatto aiutando i porti dell'arco tirrenico settentrionale a crescere.
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- «Nel 2014 - ha dichiarato il presidente dell'Autorità Portuale, Gian Luigi Miazza, presente all'evento fieristico unitamente all'imprenditore Ettore Campostano - si chiudono alcuni importanti investimenti fatti dai nostri terminalisti e diventeranno operative le infrastrutture realizzate. Mi riferisco principalmente a quanto fatto da Monfer e Depositi Costieri e dal gruppo Campostano. Per il prossimo futuro sono previsti altri investimenti con impegni sostenuti direttamente da diversi operatori portuali. Questa è l'ulteriore testimonianza della vivacità imprenditoriale del nostro scalo che continua nel suo processo di crescita grazie ad operatori attenti alle dinamiche economiche nazionali e internazionali e con una determinata volontà di continuare a credere nel porto di Savona».
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