- Secondo l'ECG, l'associazione delle imprese che operano nel settore della logistica dei veicoli in Europa, nel 2015 il comparto potrà rivedere la luce e cogliere l'opportunità di una decisa crescita dell'industria automobilistica. Costantino Baldissara, che è stato riconfermato presidente dell'ECG dall'assemblea dei soci riunitasi la scorsa settimana ad Atene, ha spiegato che la crisi economica terminerà quest'anno e ha esortato le aziende a fare investimenti in capacità al fine di soddisfare la prossima crescita della domanda.
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- «Per la prima volta dopo anni - ha dichiarato Baldissara - soffia davvero un vento favorevole. Oltre all'eccellente prospettiva economica per l'industria automobilistica, di cui siamo partner logistici, il trasferimento della produzione di auto nei Paesi europei ci darà più lavoro in termini di trasporto dei veicoli finiti agli utenti finali. Ci aspettiamo che saranno 1,5 milioni i veicoli in più da esportare da o entro l'Europa. La nostra industria - ha rilevato il presidente dell'ECG - ha bisogno di miliardi di euro di investimenti per prepararsi alla nuova era se vogliamo evitare colli di bottiglia causati da una carenza di capacità rispetto alla domanda. Ad esempio - ha ricordato Baldissara - gli investimenti in nuovi camion sono scesi al livello più basso negli ultimi anni e ciò potrebbe innescare una carenza di capacità».
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- I dati su cui ECG fonda la sua ottimistica previsione sono quelli del livello di immatricolazioni di auto nuove di fabbrica, che è in crescita da sette mesi consecutivi in quasi tutti i mercati europei. Nei primi quattro mesi del 2014 - ha ricordato l'associazione - le vendite automobilistiche sono aumentate in media del +7,1% in Europa, anche se rispetto allo stesso periodo pre-crisi di sette anni fa le vendite di auto sono ancora in media inferiori del -18,8%; inoltre in alcune nazioni che sono state colpite più duramente dalla crisi, come la Spagna e la Grecia, le vendite di auto sono ancora tra il -47% e il -78% inferiori ai livelli pre-crisi. Per l'ECG, bisognerà attendere alcuni anni prima che questi Paesi raggiungano nuovamente volumi di vendite analoghi a quelli pre-crisi, ma - ha sottolineato l'associazione - le prospettive sono comunque favorevoli.
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- L'ECG ha sottolineato inoltre come l'industria automobilistica europea sia ancora la seconda più grande al mondo avendo perso nel 2013 solamente la sua posizione di leader nella produzione di auto e veicoli commerciali a vantaggio della Cina. L'anno scorso oltre 17 milioni di nuove auto sono state prodotte in Europa (comprese Russia e Turchia) , rispetto ai poco più di 20 milioni prodotte in Cina. In Europa l'industria automobilistica genera un fatturato di 839 miliardi di euro, cifra che corrisponde a circa il 7% del prodotto interno lordo dell'UE, e dà lavoro a 12,9 milioni di persone, cioè a circa il 5,3% della forza lavoro dell'UE.
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- Baldissara ha rivolto anche un appello alle istituzioni europee alle quali ha chiesto di dare al settore della logistica dell'auto il respiro di cui ha bisogno: «la lunghezza di carico dei camion che di solito usiamo per il trasporto di veicoli - ha spiegato - rischia di essere ridotta a meno della lunghezza consentita dalla normativa nazionale in molti Paesi europei. Ciò potrebbe significare che rispetto ad oggi il numero di viaggi effettuati dai trasportatori dovrà aumentare del 20% per far sì che lo stesso numero di veicoli raggiunga la loro destinazione finale, per non parlare della crescita dei numeri che è davanti a noi. Voglio anche mettere in guardia i nostri legislatori - ha concluso il presidente dell'ECG - circa il pericolo che la normativa dell'UE in materia di emissioni da combustibili a basso tenore di zolfo, che entrerà in vigore nel 2015, possa costringere gli operatori a trasportare i veicoli via terra invece che via mare. Ciò va contro l'obiettivo dichiarato dall'Unione Europea di portare le merci fuori dalle strade».
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