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Lo scorso mese il traffico delle merci nel porto di Ravenna è cresciuto del +17,6%
Nei primi cinque mesi di quest'anno sono state movimentate 10,3 milioni di tonnellate (+12,4%)
24 giugno 2014
Nei primi cinque mesi del 2014 il porto di Ravenna ha movimentato 10.290.181 tonnellate di merci, con una crescita del +12,4%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le merci allo sbarco sono stati pari a 8,8 milioni di tonnellate (+12,6%) e quelle all'imbarco a 1,5 milioni di tonnellate (+11,2%).
L'Autorità Portuale di Ravenna ha reso noto che le merci secche sono cresciute del +15,3% (907mila tonnellate in più); le rinfuse liquide sono diminuite del -2,3%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container sono risultate in calo del -6,5% e quelle su rotabili sono aumentate del +90% (339mila tonnellate in più).
L'incremento in valore assoluto più evidente - ha specificato l'ente portuale - è, già da diversi mesi, per i prodotti metallurgici, passati da 1.989.715 a 2.375.857 tonnellate e in crescita del +19,4%. I quantitativi più consistenti provengono da Taranto, Russia e Germania e insieme rappresentano quasi il 50%. In significativo aumento anche i prodotti agricoli (+45,5%) e le materie prime per le ceramiche che hanno registrato un incremento pari al +19,4%.
Per quanto riguarda i container, nel periodo gennaio-maggio si sono registrati 85.007 teu (-4,9%). In particolare, il calo è stato pari a 2.458 teu per i pieni (-3,6%) e 1.934 teu per i vuoti (-9,4%). Continua invece la crescita a due cifre del settore delle Autostrade del Mare, con una movimentazione complessiva nei primi cinque mesi dell'anno di 41.538 pezzi.
Il solo maggio 2014, con una movimentazione di 2.319.041 tonnellate (+17,6%), è risultato il mese migliore dall'ottobre del 2008, prima che si cominciassero a sentire i pesanti effetti della crisi. Lo scorso mese la movimentazione dei container è stata pari a 21.336 teu (+11,4%).
«Continua - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - la crescita a due cifre della movimentazione delle nostre merci, tanto che, se le percentuali registrate da gennaio a maggio 2014 si mantenessero fino alla fine dell'anno, potremmo superare, nel 2014, i 24 milioni di tonnellate di traffico complessivo, avvicinandoci ai valori precedenti alla crisi economica che dal 2008 si è fatta pesantemente sentire».
«Dobbiamo pensare - ha sottolineato Di Marco - che tutto ciò avviene senza che ancora siano stati avviati i lavori di approfondimento del canale. Considerando, infatti, che nel periodo 2008-2014 il porto ha perso circa 80 centimetri di fondale, si può ragionevolmente ipotizzare che, a parità di fondale, saremmo già tornati ai nostri massimi valori storici. Ecco perché restano fondamentali ed urgenti l'avvio e la realizzazione del “Progettone”, al pari del Piano Straordinario di escavo pre-Progettone. In proposito, abbiamo già indetto, per il primo luglio prossimo, ai sensi della legge 84/94, una Conferenza dei Servizi, alla quale parteciperanno tutti gli enti competenti, e confidiamo in quella sede - anche in considerazione dei risultati delle analisi e delle caratterizzazioni effettuate con ARPA e Regione Emilia Romagna - di ottenere le necessarie autorizzazioni a procedere con l'escavo all'imboccatura del porto e con la collocazione del materiale in mare, al largo, così da rimuovere al più presto le criticità che hanno indotto la Capitaneria di Porto ad emettere una recente ordinanza sul pescaggio massimo delle navi in ingresso ed uscita dal porto».
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