Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:53 GMT+1
Via libera della Regione Sardegna alla modifica del regime di convenzione della CIN con lo Stato
«Confermiamo - ha precisato l'assessore ai Trasporti Deiana - tutte le nostre riserve su questa convenzione che, così com'è, non risponde alle reali esigenze dei sardi»
29 luglio 2014
La Regione Sardegna ha dato il proprio via libera alla modifica del regime di convenzione con lo Stato italiano con cui Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), che attraverso Tirrenia opera collegamenti tra l'Italia continentale e le isole maggiori Sardegna e Sicilia, adempie ad obblighi di servizio pubblico. Il confronto sulla variazione del contratto della CIN aperto ad autunno scorso si è chiuso ieri a Roma.
«Abbiamo dato parere positivo alla richiesta di modifica - ha spiegato l'assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, Massimo Deiana - ma confermiamo tutte le nostre riserve su questa convenzione che, così com'è, non risponde alle reali esigenze dei sardi. Per questo, da domani, apriremo una nuova vertenza con il governo per giungere l'anno prossimo, alla fine del primo periodo regolatorio, ad una sostanziale ridiscussione dell'accordo».
L'ente regionale sardo ha ricordato che in un primo momento aveva negato il parere favorevole alla modifica della convenzione richiedendo una verifica sui dettagli gestionali della CIN e contestualmente aveva aperto una negoziazione per ottenere una serie di vantaggi per l'isola. «Pertanto - ha affermato l'assessore - da un lato abbiamo consentito la prosecuzione del servizio adeguando in generale alcune tratte alla domanda reale, dall'altro abbiamo ottenuto un pacchetto di agevolazioni, come l'abbattimento delle tariffe per residenti, emigrati sardi e merci».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore