- Nel corso della riunione odierna il Comitato Portuale di Trieste ha dato il via libera al progetto presentato da Trieste Marine Terminal Spa (TMT), la società del gruppo T.O. Delta che gestisce il container terminal nello scalo giuliano, per il potenziamento del terminal funzionale al consolidamento della posizione di Trieste, primo scalo italiano - ha sottolineato l'Autorità Portuale - per volumi complessivi, nel contesto del mercato centro-europeo che insiste nell'arco portuale Nord Adriatico, assentendo alla TMT la concessione demaniale per complessivi 60 anni. Gli interventi - ha spiegato l'ente portuale - prevedono importanti opere di infrastrutturazione e riorganizzazione del terminal del Molo VII al fine di conseguire un sensibile aumento della capacita operativa dello stesso, consentendo l'ormeggio contemporaneo di due navi di grandi capacità, spostando eventualmente sul lato Nord i feeder. «Questo - ha sottolineato la presidente dell'Autorità Portuale, Marina Monassi - è il frutto di un lavoro che ha visto la condivisione tra pubblico e privato di una strategia di sviluppo definitivo dello scalo giuliano. Non solo record di traffici ma una strategia volta a far fare a Trieste il definitivo salto di qualità generando economia e occupazione». Si tratta - ha aggiunto - del «via libera a 188 milioni di euro di investimento di TMT Spa per potenziare il porto di Trieste».
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- Inoltre il Comitato Portuale ha dato il via libera a 50 anni di concessione alla SIOT (Società Italiana per l'Oleodotto Transalpino Spa), azienda del gruppo TAL che da 50 anni gestisce il traffico petrolifero al Terminale Marine di Trieste. «Siamo diventati - ha ricordato Marina Monassi - il primo porto petrolifero del Mediterraneo con 42 milioni di tonnellate sbarcate da 500 navi nel 2013 e corrispondente a un +20% in termini di volume di traffici. Con questa concessione - ha aggiunto - il Comitato va a dare certezze a un investitore internazionale che garantirà il consolidamento delle attività nello scalo giuliano, con 570 persone occupate tra diretti e indotto, 20 milioni di euro annui di investimenti per manutenzioni, 32 milioni di gettito fiscale nel 2012, 60mila euro generati da ogni nave che attracca, oltre 13 milioni di euro di investimenti annui capitalizzati e circa 6,7 milioni di euro fatturati dalle agenzie marittime triestine».
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- Il Comitato Portuale ha deliberato anche due variazioni al bilancio di previsione 2014 dell'Autorità Portuale che recepiscono, tra l'altro, anche i tagli imposti dalle ultime normative di “spending review”. Un dato certamente importante - ha rilevato l'authority portuale - è l'ammontare complessivo degli investimenti tecnici ed in realizzazione di opere, corrispondenti, dopo tale variazione, ad oltre 23 milioni di euro con fondi propri. Con deliberazione del Comitato Portuale n. 20/2013 del 31 ottobre 2013, l'Autorità Portuale ha approvato il bilancio di previsione 2014 di cui, ai sensi di legge, costituisce parte integrante il Programma triennale delle opere 2014-2016 dell'ente. La normativa infatti prescrive che l'attività di realizzazione dei lavori pubblici di importo superiore ad 100mila euro si svolga sulla base di un programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali e che l'elenco annuale delle opere, predisposto dalle amministrazioni aggiudicatrici, deve essere approvato unitamente al bilancio preventivo. Nel corso degli ultimi mesi del 2013 e del primo semestre 2014 - ha spiegato l'Autorità Portuale - sono sopravvenute nuove e diverse esigenze di realizzazione di alcune opere di infrastrutturazione portuale e di manutenzione straordinaria delle parti comuni in ambito portuale. Rispetto alla prima stesura, il Piano oggi aggiornato evidenzia un incremento di investimenti per quattro milioni di euro ulteriori rispetto a quanto originariamente previsto, per giungere alla somma complessiva di 22,5 milioni di euro. Nel triennio 2014-2016 gli interventi programmati ammontano complessivamente a 45,7 milioni di euro. Sono inoltre ricompresi gli interventi già avviati nel corso del primo semestre del 2014 ed ammontanti complessivamente a 5,7 milioni di euro.
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- Infine è stato recepito il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori dei porti per gli anni 2013-2015 che, per il momento, stanti le norme di legge attualmente in vigore, può avere valenza solo ai fini normativi.
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