- Venerdì scorso, a cinque mesi dal raggiungimento di un'intesa preliminare siglata lo scorso 13 marzo ( del 28 febbraio 2014), l'Autoridad del Canal de Panamá (ACP) e il consorzio Grupos Unidos por el Canal (GUPC), che è formato dalla spagnola Sacyr Vallehermoso, dall'italiana Salini-Impregilo, dalla belga Jan de Nul e dalla panamense Urban Construction, hanno sottoscritto la variazione al contratto che formalizza gli accordi raggiunti a marzo per completare la costruzione della terza serie di chiuse del canale di Panama, che costituiscono l'intervento principale del progetto di ampliamento del canale centroamericano.
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- Tale variazione, tuttavia - ha specificato l'ACP - non include l'eventuale riconoscimento del superamento dei costi previsti per la realizzazione del progetto o il pagamento dei sinistri: «i reclami del GUPC - ha confermato l'autorità - devono essere gestiti secondo le clausole previste dal contratto». La variazione al contratto - ha precisato il consorzio - ha l'obiettivo di «consentire di cofinanziare i lavori della terza serie di chiuse del canale di Panama, per il raggiungimento degli obiettivi del memorandum of understanding firmato il 13 marzo di quest'anno».
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- «Ora, ciò che resta da fare - ha commentato l'amministratore di ACP, Jorge Luis Quijano - è di continuare a lavorare con l'impegno di portare a compimento un lavoro che è già realizzato per il 78%». L'autorità panamense ha specificato che se , la fase di progettazione e costruzione delle nuove chiuse, che è a carico di GUPC, è giunta al 73%.
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