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Nei primi sette mesi di quest'anno il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è cresciuto del +10,7%
A luglio l'incremento è stato del +9,8%
29 agosto 2014
Nei primi sette mesi di quest'anno il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è ammontato a 14.479.671 tonnellate, con una crescita del +10,7%, rispetto allo stesso periodo del 2013. Le merci allo sbarco sono state pari a 12,2 milioni di tonnellate (+9,7%) e quelle all'imbarco a 2,3 milioni tonnellate (+16,5%). Nel solo mese di luglio del 2014 il traffico totale è stato di 2.172.467 tonnellate, con un +9,8% sul luglio 2013.
L'Autorità Portuale di Ravenna ha reso noto che nei primi sette mesi del 2014 le merci secche hanno segnato una crescita del +12,5% (oltre un milione di tonnellate in più), mentre le rinfuse liquide hanno subito un calo del -1,9%. Per quanto riguarda le merci unitizzate, quelle in container sono risultate in calo del -5,6% e quelle su rotabili sono continuate a crescere registrando un +78,2% (490mila tonnellate in più). In particolare, per quanto riguarda i container nel periodo gennaio-luglio di quest'anno si sono registrati 124.943 teu, 12.728 in meno (-9,3%) rispetto al 2013, e il calo più significativo risulta essere per i teu vuoti, 8.083 in meno (-21,7%); mentre per i pieni sono risultati 4.645 teu in meno (-4,6%). Per i trailer, in totale da gennaio a luglio scorsi sono stati movimentati 47.166 pezzi contro 28.815 del 2013, con una crescita del +63,7%, e in particolare sulla linea Ravenna-Catania sono stati movimentati 28.184 trailer rispetto ai 23.034 dello scorso anno, mentre per la linea Ravenna-Brindisi i pezzi registrati sono stati 7.502 contro i 5.207 del 2013; sulla linea della Grimaldi con la Grecia, inaugurata lo scorso gennaio, nei primi sette mesi si sono contati 3.519 pezzi da/per Igoumetisa e 7.293 da/per Patrasso. Positivo anche il risultato per il traffico di nuove auto che, con 16.579 unità sbarcate nei primi sette mesi, ha registrato un saldo positivo di 1.315 auto (+8,6%).
L'incremento in valore assoluto più evidente - ha precisato l'ente portuale - è, già da diversi mesi, per i prodotti metallurgici, passati da 2,81 a 3,24 milioni di tonnellate ed in crescita del +15,3%. I quantitativi più consistenti provengono sempre dai porti di Taranto, Novorossisk (Russia) e Brema (Germania). In significativo aumento anche i prodotti agricoli passati da 658mila a 958mila tonnellate (+45,6%) grazie ai quantitativi di frumento proveniente perlopiù da USA e Bulgaria, di granoturco importato soprattutto dall'Ucraina, di legno in pellet arrivato da Canada e USA e di sorgo giunto dall'Ucraina e dalla Russia. In crescita le materie prime per le ceramiche, ed in particolare argilla, feldspato e caolino provenienti da Ucraina e Turchia, che, con 192mila tonnellate in più rispetto ai primi sette mesi del 2013, hanno registrato un incremento pari al +10,3%.
«Nonostante il conflitto in atto sul fronte russo-ucraino e le sanzioni che penalizzano soprattutto le esportazioni - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - allo stato attuale il traffico del nostro scalo da e per quelle aree continua a crescere. Ciò nonostante non posso non esprimere preoccupazione per ciò che sta accadendo e per le conseguenze che il perdurare di tale situazione comporta».
In merito alla flessione del traffico containerizzatto, Di Marco ha rilevato che, «pur continuando a registrare dall'inizio dell'anno un calo nella movimentazione dei container, è positivo che questo calo interessi più i vuoti dei pieni. Confido - ha aggiunto - nel fatto che le operazioni di dragaggio in corso e quelle previste nel Piano Straordinario, che saranno avviate entro l'anno, portino ad una ripresa anche in questo settore. Certo è - ha sottolineato - che solo il Progettone (il Progetto “Hub portuale di Ravenna”) dà soluzione in maniera definitiva a questo problema».
«Si conferma - ha proseguito Di Marco - la leadership del porto di Ravenna nella movimentazione delle merci secche alla rinfusa, storico settore di riferimento per il nostro scalo, e nelle Autostrade del Mare che, da tempi più recenti, con l'avvio anche di nuove linee, dimostra quanto strategico sia il posizionamento di Ravenna e quanto competitivi siano i servizi che il porto è in grado di offrire agli operatori di questo settore».
«In una situazione generale, non solo dell'economia, che continua ad essere negativa (Italia in deflazione, zona Euro con livelli di disoccupazione mai visti, guerre e conflitti in aree geografiche per noi importanti) - ha concluso il presidente dell'Autorità Portuale - la crescita a due cifre del nostro traffico, che dura ormai da un anno, ci conforta ma non ci farà dormire sugli allori. Faremo tutto ciò che serve per lo sviluppo del nostro porto e la difesa dei posti di lavoro. I gufi e i rosiconi se ne facciano una ragione».
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