- Ieri il Comitato Portuale di Savona ha deliberato all'unanimità parere favorevole all'incremento della partecipazione azionaria dell'Autorità Portuale di Savona in VIO Spa, l'interporto di Vado Ligure, tramite l'acquisizione della quota di capitale pari al 64% detenuta dalla GF Porter Srl del gruppo Orsero. L'ente portuale ligure ha specificato che, dopo questa deliberazione e terminato l'iter procedurale che prevede un passaggio presso la Corte dei Conti che potrebbe protrarsi sino al termine di quest'anno, il pacchetto azionario a capo di Autorità Portuale passerà dall'attuale 8% (quota acquisita nel 2009) al 72%, mentre rimarrà invariata la quota di azioni, 28%, in mano ad Autostrada dei Fiori controllata dal gruppo Gavio. Costo massimo dell'operazione, così come scritto in delibera - ha specificato l'ente - sarà di 23 milioni di euro.
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- L'Autorità Portuale di Savona ha sottolineato come in Comitato l'acquisizione non abbia registrato alcun voto contrario e alcuna astensione da parte delle organizzazioni sociali, dalle associazioni rappresentative dei diversi settori portuali, così come dagli enti locali. «La fattibilità dell'acquisizione - ha precisato il presidente dell'ente portuale, Gianluigi Miazza - è scaturita una volta appurato lo stato di salute della società VIO e la fattibilità dell'iniziativa sotto tutti i profili, da quello giuridico, patrimoniale, finanziario. L'Autorità Portuale di Savona ha le risorse per portare a termine un'operazione che sarà il completamento delle infrastrutture necessarie alla piattaforma logistica intermodale in costruzione e che è previsto entri in attività entro la fine del 2017». In una relazione ai membri del Comitato, Miazza ha chiarito che l'acquisizione delle quote in cessione da parte del gruppo GF Porter è stata oggetto di attenti approfondimenti nonché di puntuali valutazioni, preceduti da una “due diligence” commissionata dalla stessa authority savonese.
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- L'ente portuale ha ricordato che l'interporto VIO è tra i 24 in Italia riconosciuto di rilevanza e inserito dall'Unione Europea nel 2013 nell'elenco dei nodi Core, elemento centrale nella rete Transeuropea di trasporto TEN-T verso centro e nord dell'Europa, e che riveste un ruolo fondamentale nel completamento del progetto per la realizzazione della piattaforma multipurpose nel bacino portuale di Vado Ligure con un investimento pubblico-privato pari a 450 milioni di euro, di cui 150 è a carico della controllata di Maersk, APM Italia. «Una volta entrata in esercizio - ha spiegato l'authority - la piattaforma, che sarà gestita dal braccio operativo terminalistico del colosso mondiale danese, non solo garantirà un traffico container, a regime, di 850mila teu con 650 posti di lavoro diretti, ma raggiungerà volumi di traffico tali da portare il porto di Savona tra quelli inclusi nel nodo Core. La presenza dell'Interporto di Vado nelle aree adiacenti consentirà poi di accedere alla parte cospicua di fondi UE destinati al completamento della rete TEN-T.
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- L'Autorità Portuale ha ricordato inoltre che VIO, «che ha come oggetto primario la produzione di servizi relativi al trasporto intermodale e alla logistica, dispone anche delle aree che, in conformità a progettazioni già definite, saranno destinate alla realizzazione di un completo e razionale terminal ferroviario, che sarà totalmente rinnovato rispetto alla situazione attuale attraverso l'ampliamento e l'arricchimento delle dotazioni di carattere strutturale e strumentale». «Sono queste prospettive di sviluppo con le evidenti e dirette ripercussioni sotto il duplice profilo produttivo e occupazionale - ha evidenziato Miazza - che ci hanno portato a deliberare sull'aumento di quote azionarie di Autorità Portuale in VIO. Ritengo indispensabile anche che sia l'Autorità Portuale a esercitare un'attività di supervisione nel settore logistico e intermodale legato all'attività futura della piattaforma di Vado e agli interventi prioritari che devono privilegiare la più sostenibile modalità ferroviaria per il trasferimento delle merci dalla banchina ai mercati di riferimento. Sarà proprio questo uno dei punti su cui si concentreranno gli sforzi dell'ente. Con l'acquisizione delle quote in VIO si potrà realizzare sulle aree servite dai binari già esistenti un moderno e razionale terminal ferroviario, che sarà a servizio di tutto il porto di Vado Ligure».
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- «Aumentare la quota pubblica dentro il VIO - ha concluso Miazza - è il completamento dell'azione di garanzia svolta dall'Autorità Portuale, per la quale forte è l'interesse a continuare a dare un futuro economico e occupazionale a un territorio profondamente toccato dagli effetti negativi della perdurante crisi generale».
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