- «Aiutato anche dal governo il settore nautico deve continuare a essere una nostra eccellenza. Questa è una risorsa del Paese». Lo ha detto oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, intervenendo a Genova all'inaugurazione della 54ª edizione del Salone Nautico Internazionale.
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- «Il supporto della politica - ha sottolineato Massimo Perotti, presidente dell'associazione dei cantieri nautici UCINA, - è fondamentale per la ripresa del nostro settore. Dopo anni di politiche disastrose che hanno fortemente penalizzato l'industria nautica e il suo indotto turistico possiamo finalmente riscontrare un grande sforzo a 360° di tutte le formazioni politiche a favore della nostra industria. In parte questo si deve alla comprensione dei risultati obiettivamente disastrosi delle politiche recessive adottate dai governi precedenti, ma anche al quotidiano lavoro di sensibilizzazione svolto da UCINA».
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- Perotti ha delineato alcuni punti chiave per il rilancio del settore. Innanzitutto il rientro della flotta nei mari italiani: la tassa Monti - ha denunciato - ha causato la fuga di ben 40.000 imbarcazioni, con un mancato gettito per l'erario di circa 8-900 milioni di euro (mancato indotto per servizi nautici, manutenzione, porti, carburanti, commercio, ecc.). La recente norma che riconosce i servizi di accoglienza dei posti barca in transito come attività ricettive, consentendo l'applicazione dell'IVA al 10% ai marina resort - ha sottolineato - va proprio in questa direzione.
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- Inoltre il presidente di UCINA ha evidenziato che, grazie alla collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, all'istituzione del bollino blu e, soprattutto, all'introduzione del “Registro telematico della nautica da diporto”, quest'estate è stata ridotta la duplicazione dei controlli ed è stata favorita la trasparenza.
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- Per UCINA è necessaria anche una legge che dia più flessibilità al lavoro nel settore. Dal 2008 ad oggi - ha ricordato il presidente dell'associazione - si sono persi 18.000 posti di lavoro che diventano 40.000 se si considera la filiera della nautica, il tutto aggravato da una caratteristica peculiare del settore che è la stagionalità del business nautico.
- Infine - secondo UCINA - c'è bisogno sia della riforma del Codice che la nautica attende da anni e che, finalmente entro la fine dell'anno - ha evidenziato Perotti - dovrebbe essere approvata, sia del rilancio del leasing nautico che è passato da un totale di oltre due miliardi di euro a quasi 100 milioni, una cifra che da sola è la misura della crisi.
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