- Oggi l'European Transport Workers' Federation (ETF) e l'European Community Shipowners' Associations (ESCA) hanno annunciato che, grazie ad un dialogo costruttivo che ha contribuito a colmare le differenze tra le parti sociali, hanno raggiunto un accordo sulla questione dell'esclusione dei marittimi dall'ambito di applicazione delle direttive europee sul lavoro. L'intesa, sotto forma di un pacchetto che copre tutte le direttive, anche se non vincolante - hanno sottolineato - «può essere salutata come un risultato molto positivo, che dimostra la necessità di un dialogo sociale attivo e costruttivo a livello europeo».
- ETF ed ECSA hanno precisato che, pur tenendo conto delle specificità del settore del trasporto marittimo, l'accordo mira a colmare alcune lacune e a garantire che i marittimi siano trattati su un piano di parità rispetto ai lavoratori a terra. Il sindacato e l'associazione confidano che l'intesa contribuirà a promuovere l'occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, una protezione sociale adeguata e un maggiore dialogo tra le parti sociali.
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- «Sia ETF sia ECSA - ha specificato Christophe Tytgat, senior director dell'ECSA - si sono incontrati a metà strada. Il nostro accordo offre una soluzione soddisfacente ad una questione delicata. Si tratta di un delicato equilibrio tra gli interessi delle nostre rispettive organizzazioni, ma rappresenta il miglior compromesso che poteva essere raggiunto».
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- «Questa iniziativa - ha sottolineato Philippe Alfonso, segretario dell'ETF per il trasporto marittimo - avrà un impatto positivo per la gente di mare con un pieno godimento del loro diritto all'informazione e alla consultazione nell'ambito dell'impresa nonché per il loro diritto a condizioni di lavoro giuste ed eque. Inoltre deve essere interpretata come un modo per facilitare il lavoro del Parlamento e del Consiglio europeo riguardo ad un completamento rapido e regolare del processo legislativo».
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- Anche se il diritto comunitario del lavoro si applica in generale a tutti i lavoratori di tutti i settori - hanno ricordato il sindacato europeo dei lavoratori del settore del trasporto e l'associazione degli armatori europei - fino ad ora alcune direttive europee avevano consentito agli Stati membri di esentare i marittimi dal loro campo di applicazione sulla base della particolare natura del trasporto marittimo. Ciò - hanno rilevato ETF ed ECSA - potrebbe aprire la strada ad una potenziale differenziazione di trattamento dei marittimi rispetto ai lavoratori di terra. Inoltre ETF ed ECSA hanno ricordato che nel novembre dello scorso anno, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per modificare le pertinenti direttive dell'UE, vale a dire Insolvenza, Comitati aziendali europei, Informazione e consultazione, Licenziamenti collettivi e Trasferimenti di imprese, e che tale proposta ha stimolato una forte reazione da tutte le parti, sia a favore che contro, ma in genere, dopo l'esame della sua applicazione pratica - hanno rilevato - è diventato chiaro che il testo ha creato molta confusione e non ha risolto alcune delle preoccupazioni principali delle parti sociali.
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- «Consapevoli della necessità di ridurre la pressione di un dibattito che si è rivelato essere più emotivo del previsto - hanno spiegato il sindacato e l'associazione armatoriale - sia ETF che ECSA ha deciso di portare avanti trattative nell'ambito del loro Comitato di dialogo sociale settoriale nel settore dei trasporti marittimi per esplorare un terreno comune in un spirito di cooperazione e buona volontà», attività che ha condotto all'intesa annunciata oggi.
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