- L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione amministrativa di 150mila euro alla compagnia crocieristica Royal Caribbean Cruise Line per aver posto in atto una pratica commerciale scorretta tramite la diffusione, attraverso il proprio sito internet in lingua italiana www.royalcaribbean.it, di messaggi volti a pubblicizzare crociere «a prezzi e condizioni - ha specificato l'Autorità Antitrust - diversi rispetto a quelli in concreto applicati».
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- In particolare, secondo l'AGCM, Royal Caribbean avrebbe «diffuso informazioni commerciali ingannevoli o incomplete in ordine al costo delle crociere, addebitando costi aggiuntivi al prezzo pubblicizzato (quali le tasse portuali/aeroportuali, il contributo per la gestione amministrativa della polizza assistenza, le quota di assicurazione e di iscrizione, le quote di servizio etc.), risultando notevoli difformità tra l'importo iniziale promosso nella homepage e quello effettivamente richiesto ai passeggeri al momento dell'acquisto», avrebbe «prospettato come gratuite le crociere per i minori laddove in realtà venivano addebitati oneri supplementari, come ad esempio le tasse portuali e la quota di assicurazione» e avrebbe «presentato in modo poco chiaro e contraddittorio talune informazioni, essenziali per i potenziali acquirenti delle crociere, concernenti la possibilità e le condizioni per esercitare i propri diritti contrattuali, quali il diritto di recesso o di rimborso in caso di modifiche contrattuali e variazioni di prezzo».
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- Nelle risultanze del procedimento l'Antitrust ha spiegato che, «a titolo esemplificativo, la simulazione del 25 novembre 2013 relativa alla crociera “Majesty of the Sea” pubblicizzata con prezzi a partire da 83 euro mostra che l'iter di prenotazione che ha avuto inizio con la selezione del tasto “Crea il tuo preventivo gratuito” e la scelta della sistemazione nella cabina da 90 euro per due adulti e un bambino, al termine della procedura recava un costo complessivo di 736 euro. Gli oneri addebitati, non palesati all'inizio della simulazione, si riferivano a: “Quota crociera” (comprensiva di “prezzo 2 adulti 180 euro” e “prezzo di 1 bambino 37 euro”), tasse portuali (“prezzo 2 adulti 306 euro” e “prezzo 1 bambino 153 euro”) e quota dell'assicurazione (“prezzo 2 adulti 40 euro” e “prezzo 1 bambino 20 euro”). Analogamente, la simulazione di acquisto della crociera nel Mediterraneo per due adulti e un bambino effettuata il 9 dicembre 2013 mostrava che al termine della procedura di prenotazione il costo finale di tale pacchetto turistico era sempre superiore rispetto a quanto pubblicizzato con claim “da 484 euro” per persona nella homepage del sito, in virtù degli ulteriori oneri economici non specificati o indicati con modalità redazionali di scarsa evidenza che, se conosciuti, avrebbero reso chiaro che l'offerta era meno vantaggiosa di quanto promesso».
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- L'AGCM ha precisato che successivamente tali comunicazioni commerciali sono state modificate con una nuova presentazione del prezzo: «tra i risultati della ricerca - ha spiegato l'Antitrust - venivano proposte alcune offerte - con indicazione della destinazione, del porto di partenza, della nave utilizzata e della durata della crociera - pubblicizzate tutte con la locuzione “prezzo a partire da * euro …”. L'asterisco collocato vicino al prezzo rinviava al link “prezzo riferito alla sola quota crociera per persona escluse tasse, diritti e assicurazione” in corrispondenza del quale si apriva in modalità pop-up una finestra con i vari supplementi richiesti dal professionista (diritti di crociera, tasse e assicurazione)».
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