- In occasione della sessione plenaria di apertura di Italian Cruise Day 2014, il forum di Risposte Turismo in corso di svolgimento presso la Stazione Marittima di Napoli, sono state esaminate le potenzialità di crescita sia del traffico crocieristico nei porti nazionali sia della domanda di crociere da parte degli italiani nonché le prospettive di sviluppo per gli scali minori e gli investimenti da parte dei territori per rendere ancora più attrattivo il prodotto crocieristico.
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- Roberto Alberti, consigliere d'amministrazione di Roma Cruise Terminal, ha sottolineato la necessità di sburocratizzare i processi decisionali per la realizzazione di nuove infrastrutture sempre più adeguate alla crescita del settore. Salvatore Lauro, presidente di Terminal Napoli, ha rimarcato l'importanza della condivisione del progetto tra l'imprenditore turistico, e quindi le stesse compagnie armatoriali, e le istituzioni, in modo da creare reti di impresa che possano aprire le città alla crocieristica e viceversa. Per Leonardo Massa, country manager Italia di MSC Crociere, la crescita del settore crocieristico in Italia non deve essere legata solamente all'aumento dell'offerta, ma anche alla capacità delle compagnie di raccontarsi ai vacanzieri italiani e di far preferire il prodotto crociera rispetto alle altre formule di vacanza. Neil Palomba, senior vice president Hotel Operations and Product Development di Costa Crociere, ha rilevato l'importanza per il crocierista di poter usufruire di strutture portuali in grado di ridare la stessa esperienza che si vive a bordo e, ricordando come il prodotto crociera abbia ancora ampi margini di crescita, ha ribadito anche il ruolo centrale della valorizzazione dei territori per rendere ancora più attrattive le destinazioni. Secondo Roberto Perocchio, amministratore delegato di Venezia Terminal Passeggeri, è necessario attrezzare le infrastrutture portuali (banchine e spazi di manovra) per le navi di nuova generazione, questo in ragione anche dell'aumento dimensionale medio delle unità che si presenterà in forma ancora più accentuata negli anni a venire. Gianni Rotondo, direttore generale Italia di Royal Caribbean International, ha ribadito come i due elementi principali per sviluppare il fenomeno crocieristico siano da un lato l'innovazione applicata al prodotto nave e dall'altra la diversificazione dei servizi per raggiungere i diversi segmenti di mercato.
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- Il punto di vista dei porti è stato espresso da Gian Luigi Miazza, presidente di Ligurian Ports Alliance e dell'Autorità Portuale di Savona, che ha posto l'attenzione sull'importanza di creare delle sinergie tra Autorità Portuali ed enti territoriali - Camera di Commercio, Provincia, Comune, Regione - per realizzare quella qualità del servizio che viene apprezzata dalla clientela del prodotto crociera. Miazza ha annunciato che, secondo le previsioni, i tre porti di Savona, Genova e La Spezia chiuderanno il 2014 con un traffico di 2.339.763 crocieristi. «Il messaggio che può essere trasmesso - ha detto Miazza nel suo intervento - è che le crociere continuano a essere un settore importante e trainante per l'economia nazionale e locale in particolare. Basta pensare che su circa 21,3 milioni di crocieristi nel mondo, circa il 7% appartiene al mercato dei tre porti liguri. Savona, Genova e La Spezia hanno raggiunto un traguardo importante con oltre due milioni di crocieristi movimentati, addirittura in controtendenza rispetto al calo di passeggeri riscontrato a livello generale dal comparto. La rilevanza di questi dati è di grande interesse per la Liguria che della sua posizione geografica e strategica sta facendo tesoro grazie ai suoi tre porti, usufruendo dei benefici generati dal settore crocieristico e potendo contare sui redditi derivanti». A tal proposito il presidente di Ligurian Ports ha citato uno studio realizzato da SITI (Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione) sui crocieristi in transito a Savona nel 2011 e ancora valido: su circa 250mila passeggeri è emerso che, pro capite, la spesa media ammonta 37 euro. La ricaduta economica generata sulla città è stata di circa otto milioni e mezzo di euro.
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- Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova ha confermato le previsioni di crescita per lo scalo del capoluogo ligure: «il prossimo - ha evidenziato Luigi Merlo - sarà l'anno del ritorno a numeri di primissimo livello per il traffico crociere per il porto di Genova. Il milione di passeggeri sembra sempre di più diventare un obiettivo stabile alla nostra portata. Il rapporto con MSC cresce ogni anno di più, con l'aumento dei passeggeri atteso per il 2015 e con il rafforzamento della collaborazione futura con l'imminente inaugurazione della nuova e prestigiosa sede della compagnia nelle torri San Benigno. Una ottima collaborazione che sta dando eccellenti risultati».
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- Da parte sua il porto della Spezia chiuderà il 2014 con circa 493mila crocieristi e con 183 scali nave pari a un incremento del 130% dei transiti rispetto al 2013. Di questi passeggeri, circa 35mila si saranno imbarcati alla Spezia come home port/interporting. Per il 2015 è previsto un ulteriore forte incremento: sono infatti attesi circa 805mila passeggeri (+63%) con 251 scali nave. «Con La Spezia - ha osservato il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia Lorenzo Forcieri - il sistema ligure è cresciuto e si è rafforzato. Forti sono le aspettative del mercato nei nostri confronti per i prossimi anni e vorrei confermare agli interlocutori che hanno creduto in noi che manterremo tutti gli impegni presi per fare della Spezia uno scalo sempre più attrattivo ed accogliente».
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