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Lo scorso mese il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è aumentato del +13,7%
Nei primi nove mesi del 2014 è stato registrato un +10,7%
27 ottobre 2014
L'Autorità Portuale di Ravenna ha reso noto che lo scorso mese il porto ravennate ha movimentato 2.015.581 tonnellate di merci, con un incremento del +13,7% rispetto a settembre 2013.
Nei primi nove mesi del 2014 il traffico è stato di 18.302.692 tonnellate, con una crescita del +10,7%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli sbarchi sono stati pari a 15,3 milioni di tonnellate (+8,9%) e gli imbarchi a 3,0 milioni tonnellate (+21,3%). Le merci secche hanno segnato un aumento del +10,9%, con oltre un milione di tonnellate in più, e le rinfuse liquide hanno registrato una crescita del +1,6%. Per quanto riguarda le merci unitizzate, quelle in container sono risultate in calo del -1,5% mentre per quelle su rotabili, con 600mila tonnellate in più, hanno continuato a seguire l'eccellente trend di crescita con un +72,9%. L'incremento in valore assoluto più significativo è stato quello dei prodotti metallurgici, passati da 3,43 a 4,19 milioni di tonnellate (+22%), con i quantitativi più consistenti provenienti sempre dai porti di Taranto, Novorossisk (Russia) e Brema (Germania). In aumento anche i prodotti agricoli passati da 856mila a 1,2 milioni di tonnellate (+43,3%) grazie ai quantitativi di frumento (624mila tonnellate) proveniente perlopiù da Bulgaria, USA e Canada e di granoturco (345mila tonnellate) importato soprattutto dall'Ucraina, di legno in pellet in arrivo da Canada e USA e di sorgo giunto dall'Ucraina e dalla Russia. In crescita anche i combustibili minerali solidi (+31,8%), in particolare carbon fossile proveniente dall'Ucraina e coke dagli USA. Stabili le materie prime per le ceramiche, ed in particolare argilla, feldspato e caolino (complessivamente oltre 2,5 milioni di tonnellate). Per quanto riguarda le merci in container - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - «a settembre abbiamo assistito ad un grande recupero in questo tipo di movimentazione con un aumento di circa il 19%. Complessivamente nei primi nove mesi dell'anno si è registrata una crescita delle merci in container dell'8,28% che porta la differenza in teus, per il periodo gennaio-settembre, tra il 2014 ed il 2013, ad un -4,9%». Il calo più significativo è stato quello dei container vuoti, con 7.160 teu in meno (-15,4%), mentre per i pieni sono risultati 1.210 teu in meno (-1%). Per quanto riguarda i trailer, da gennaio a settembre di quest'anno ne sono stati movimentati 59.969 contro i 37.801 del corrispondente periodo del 2013, con una crescita del +58,6%; in particolare sulla linea Ravenna-Catania sono stati movimentati 35.603 trailer rispetto ai 35.254 dello scorso anno, mentre per la linea Ravenna-Brindisi i pezzi sono stati 9.145 contro i 6.905 dello scorso anno. Positivo il risultato anche per il traffico di auto nuove che con 20.434 pezzi sbarcati nei primi nove mesi ha registrato un saldo positivo di 1.612 pezzi (+8,6%). Il numero delle navi arrivate nei primi nove mesi è stato di 2.358 unità, 42 navi in più rispetto al periodo gennaio-settembre del 2013.
In occasione della comunicazione dei risultati di traffico dei primi nove mesi dell'anno il presidente dell'Autorità Portuale ha annunciato che «si è conclusa con esiti assolutamente positivi la prima fase del Piano Straordinario di escavo del Canale, che ha visto l'immersione a mare del materiale dragato in avamporto e che ha portato alla rimozione dell'ordinanza della Capitaneria che limitava l'ingresso delle navi in porto». Di Marco ha rivolto un «grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato durante questi mesi, indubbiamente molto complicati. I dati - ha sottolineato - dimostrano che il lavoro paga e le polemiche lasciano il tempo che trovano. Viene naturale chiedersi dove sarebbe oggi questo porto se ci fossero le condizioni economiche del 2007 (pre-crisi) e il fondale di quell'epoca. Probabilmente Ravenna avrebbe già superato i 30 milioni di tonnellate di merce movimentata all'anno. Abbiamo ancora, ne sono convinto, nonostante le mutate condizioni economiche, una reale opportunità di raggiungere questo traguardo e ci riusciremo, anche in breve tempo, se realizzeremo il Progettone». «Dedico i dati positivi di questi primi nove mesi dell'anno ed il lavoro che vi sta dietro - ha concluso polemicamente il presidente dell'ente portuale - ai soliti gufi e rosiconi, sempre pronti a sparare a zero sull'Autorità Portuale e sui suoi dipendenti, senza il lavoro dei quali, invece, tutto ciò non sarebbe stato possibile. E proprio per garantire al nostro scalo risultati ancora migliori di questi vado avanti a tappe forzate con il Progettone: entro fine anno avremo le osservazioni di enti ed espropriati, a valle delle quali si chiuderà la procedura del progetto definitivo».
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