Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
04:45 GMT+1
Le organizzazioni del trasporto fluviale esortano le nazioni attraversate dal Danubio a provvedere ad una migliore manutenzione del fiume
Secondo uno studio, gli investimenti necessari ammonterebbero a soli 100 milioni di euro circa
11 novembre 2014
L'European Federation of Inland Ports (EFIP), l'Inland Navigation Europe (INE), l'European Barge Union (EBU), l'European Skippers' Organisation (ESO), la Pro Danube International (PDI) e la Maritime Ports Administration SA Constantza hanno sollecitato le nazioni attraversate dal Danubio a provvedere ad una migliore manutenzione del fiume per garantirne la navigabilità
Nei giorni scorsi a Vukovar, in Croazia, nel corso di una riunione dell'EU Strategy for the Danube Region (EUSDR), la strategia dell'Unione Europea per la regione danubiana adottata alla fine del 2010 dalla Commissione Europea, la Priority Area 1a coordinata da Austria e Romania, che ha l'obiettivo di migliorare la mobilità e l'intermodalità delle vie d'acqua interne, ha presentato lo studio “Fairway Rehabilitation and Maintenance Master Plan for the Danube and its Navigable Tributaries” che evidenzia la necessità di ulteriori investimenti per circa 85 milioni di euro affinché venga raggiunta la profondità d'acqua di -2,50 metri lungo la maggior parte delle sezioni navigabili del Danubio idonea a garantire la navigabilità del fiume. La gran parte di questa cifra è relativa ad investimenti in mezzi di dragaggio, per la segnalazione della via navigabile e per l'effettuazione di rilievi dell'alveo del fiume. Inoltre sono previsti altri costi operativi annuali per circa otto milioni di euro.
«Rispetto agli importi di molti altri progetti infrastrutturali di trasporto - hanno sottolineato EFIP, INE, EBU, ESO, PDI e MPA Constantza - questa è una somma piuttosto modesta. La Commissione Europea - hanno ricordato le sei organizzazioni - ha inoltre segnalato la sua disponibilità ad offrire un sostegno attraverso il co-finanziamento UE». EFIP, INE, EBU, ESO, PDI e MPA Constantza hanno quindi invitato «gli Stati rivieraschi del Danubio ad approvare il master plan e ad assicurare la sua rapida attuazione».
«L'attuale mancanza di manutenzione del canale navigabile del Danubio, che determina una navigazione insicura - hanno sottolineato - è un problema pressante per il settore della navigazione interna e per l'industria lo utilizza. L'inadempienza di alcune nazioni nell'onorare il loro impegno a manutenere il Danubio pone a rischio la navigabilità sicura ed economica del fiume con conseguenze disastrose per il settore e per l'industria correlata. Ad esempio - hanno spiegato - uno spintore con quattro chiatte costa al suo proprietario circa 3.300 euro al giorno di costi fissi. Questo denaro viene perduto ogni giorno che l'imbarcazione non può operare a causa dei bassi livelli d'acqua. Cosa ancora più importante, nel medio termine l'inaffidabilità delle condizioni infrastrutturali scoraggia i potenziali clienti a far trasportare le loro merci per via navigabile».
Le sei organizzazioni hanno concluso evidenziando che effettuare questi investimenti per garantire la navigabilità del Danubio avrà effetti positivi sullo sviluppo economico europeo: «il vantaggio competitivo sul mercato globale di alcuni settori chiave in Europa, come l'acciaio, l'agroalimentare, il petrolio e i minerali, gli inerti - hanno specificato - dipende in larga misura dalle vantaggiose ed efficienti esportazioni ed importazioni di materie prime attraverso le vie navigabili interne».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore