- Ischia Lines, compagnia controllata integralmente dalla Ustica Lines della famiglia Morace, ha annunciato che non intende proseguire nel progetto dei servizi di collegamento marittimo tra Napoli e l'Isola d'Ischia. La compagnia di navigazione ha spiegato che la decisione è stata presa «a valle di un periodo in cui la società ha dovuto battagliare con le numerose difficoltà della burocrazia locale».
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- «La società, appositamente costituita e con sede a Napoli - ha ricordato Ischia Lines - si era infatti vista illegittimamente respingere dalla Regione Campania una prima istanza di autorizzazione presentata nel mese di maggio 2014. Promosso ricorso al TAR avverso il suddetto rigetto, la Regione approvava (ad agosto 2014) un nuovo regolamento (11 agosto, n. 6, ndr) che annullava il precedente e quindi Ischia Lines era costretta a presentare le nuove istanze, ma queste ultime rimanevano lettera morta. Anche le autorità comunali dell'Isola, interessate affinché esprimessero il proprio parere favorevole all'iniziativa - ha denunciato la compagnia - non hanno dato alcun concreto riscontro alle legittime istanze del nuovo operatore. Da ultimo, il recente bando regionale per l'affidamento dei cosiddetti “servizi minimi” ha definitivamente convinto Ischia Lines ad abbandonare il progetto, stante la irrisorietà del contributo stanziato per i servizi ipotizzati e le limitazioni poste alla partecipazione (per assurdo bisogna garantire contestualmente il servizio sia con unità veloci che con navi traghetto)».
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- Ischia Lines ha sottolineato che «non intende attendere ulteriormente, continuando a battagliare con le amministrazioni locali per far valere i propri diritti, disperdendo le proprie risorse in attesa di agognate autorizzazioni per lo svolgimento di un'attività imprenditoriale che, peraltro, dovrebbe essere di libero mercato».
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- Ischia Lines ha pertanto confermato l'abbandono del Golfo di Napoli «lasciandolo - ha specificato la compagnia - alla propria burocrazia ed augurando buona fortuna ai colleghi armatori partenopei che da anni cercano di garantire i collegamenti con le Isole nonostante la crisi del settore e il contesto amministrativo così complesso».
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