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L'ITF invita la Commissione Europea a non mettere a rischio il dialogo sociale nei porti
Samuelsen: continueremo a ricordare alla Commissione il detto “se non è rotto, non aggiustarlo”
21 novembre 2014
L'International Transport Workers' Federation (ITF) ha esportato la Commissione Europea a non mettere a rischio l'attuale dialogo sociale nei porti. Oggi, a conclusione di una riunione a Londra tra i rappresentanti dei lavoratori portuali e dei marittimi dei sindacati che fanno capo a ITF, è stato sollecitato un radicale riesame della gestione da parte della Commissione delle risorse nazionali e internazionali vitali. «L'ultima risposta del Commissione Europea al precoce e giustificato rigetto dei suoi pacchetti per i porti - ha denunciato Terje Samuelsen, presidente della sezione lavoratori portuali di ITF e presidente della sezione portuali dell'European Transport Workers' Federation - sembra essere quella di attivare sollecitamente procedure d'infrazione contro quei porti in cui il dialogo sociale tra datori di lavoro e sindacati funziona bene. Non sappiamo se si stia comportando come la volpe con l'uva o se si tratti dell'intenzione di contrabbandare un nuovo pacchetto sui porti con un altro nome, ma sta mettendo a rischio tutto un modello di dialogo che ha successo ed è produttivo». «I lavoratori portuali di tutta .Europa - ha sottolineato - continueranno ad insistere ricordando alla Commissione Europea il detto “se non è rotto, non aggiustarlo”».
Frutto della riunione è la seguente risoluzione concordata dai delegati dei sindacati:
“Visti i continui tentativi di minare la sicurezza e le condizioni di lavoro dei lavoratori portuali in Europa;
Viste le procedure di infrazione che sono state, o stanno per essere, avviate contro un certo numero di governi europei, inclusi Spagna e Belgio, volte a minacciare gli attuali diritti dei lavoratori portuali;
Si esprime rammarico per il fatto che nel corso degli ultimi anni sia stato alimentato un clima di denuncia contro i modelli organizzativi del lavoro portuale in Europa;
Si condannano gli attacchi diretti e indiretti nei confronti del diritto e della portata della contrattazione collettiva nel settore;
Si esprime profonda preoccupazione per la totale mancanza di trasparenza e di responsabilità circa le modalità con cui è possibile avviare una procedura d'infrazione, con denunce anonime che possono essere effettuate tramite un sito Internet;
Si denuncia una disinformazione riferita a porti bene organizzati in Europa, che contrariamente a quanto asserito da alcune parti, sono convenienti, efficienti, hanno un alto tasso di produttività e forniscono un notevole contributo all'economia, sia a livello nazionale che europeo;
Si assicura il costante sostegno ai sindacati europei dei lavoratori portuali che si battono per le condizioni di lavoro e i diritti dei loro associati;
Si invitano la Commissione Europea, i governi e i datori di lavoro europei ad agire in modo trasparente e in buona fede, ad astenersi da azioni che minaccerebbero sia i lavoratori e i loro sindacati, che sono parti sociali fondamentali, sia il dialogo sociale a livello nazionale ed europeo; e
Si invitano la Commissione Europea, i governi e i datori di lavoro europei a concentrarsi piuttosto su come affrontare l'impatto combinato dell'insufficiente crescita dei traffici, dell'automazione e dell'eccesso di capacità nei porti europei, e a lavorare con i sindacati per ridurre al minimo le relative conseguenze sociali.”
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