Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
04:33 GMT+1
Intercargo rilancia l'allarme per il pericolo corso dalle rinfusiere che trasportano carichi che possono liquefarsi
L'appello a seguito dell'ennesimo incidente, occorso alla rinfusiera “Bulk Jupiter” che aveva caricato bauxite in Malesia
15 gennaio 2015
L'International Association of Dry Cargo Shipowners (Intercargo) ha rilanciato l'allarme per il pericolo corso dalle rinfusiere che trasportano rinfuse secche che possono essere soggette a liquefazione. L'associazione ha evidenziato che il recente capovolgimento e affondamento della rinfusiera Bulk Jupiter, che aveva caricato bauxite a Kuantan, in Malesia, e che è naufragata all'inizio di questo mese al largo del Vietnam causando la perdita di 18 dei 19 membri dell'equipaggio, può essere un incidente che ricade nel lungo elenco delle portarinfuse colate a picco a causa della liquefazione del carico.
Intercargo ha reso noto di essere stata informata che, a seguito dell'incidente della Bulk Jupiter, quasi tutti gli armatori hanno sospeso l'imbarco di carichi di bauxite a Kuantan a causa di prove che indicano che le condizioni in cui il carico si presenta sono potenzialmente pericolose per il suo trasporto. Ha inoltre specificato di aver appreso che uno di questi carichi è arrivato al porto di destinazione in una condizione di liquefazione.
L'associazione degli armatori che operano navi rinfusiere ha sottolineato che solo un'indagine rapida e approfondita su questo tragico incidente potrà stabilire le cause che hanno determinato l'affondamento e che solamente accertando le cause degli incidenti marittimi si può contribuire a garantire la sicurezza degli equipaggi e delle navi.
Intercargo ha ricordato di aver ripetutamente sollecitato un'estrema attenzione e vigilanza nel caso di trasporto di carichi che potenzialmente possono essere soggetti a liquefazione e di aver ottenuto, attraverso l'International Maritime Organization (IMO), test e verifiche più approfondite sulle condizioni di trasporto di carichi di minerale di ferro fine e di minerali di nichel. La bauxite - ha rilevato l'associazione - sembra essere un altro tipo di carico che richiede la maggiore vigilanza, necessaria per convalidare e garantire condizioni di trasporto sicure.
«Ciò che - ha osservatorio il segretario generale di Intercargo, David Tongue - viene normalmente considerato come un carico di gruppo C (che, secondo la suddivisione proposta dal codice IMSBC - International Maritime Solid Bulk Cargoes Code, sono quei carichi che - a differenza di quelli di gruppo A - non presentano rischio di liquefazione né - a differenza di quelli di gruppo B - costituiscono potenziale fonte di pericolo a bordo, ndr) può potenzialmente comportarsi come un carico di gruppo A quando le specifiche caratteristiche di quel carico non sono mantenute, in particolare quando sono presenti carichi con livelli più elevati di finezza e umidità superiori a quelli indicati nel codice IMSBC. Il codice IMSBC - ha ricordato Tongue - afferma che “molti carichi di polveri fini, se in possesso di un tasso di umidità sufficientemente elevato, possono comportarsi come un fluido. Pertanto per ogni carico umido o bagnato contenente una percentuale di particelle fini devono essere verificate le caratteristiche di fluidità prima che venga caricato”. Gli Stati di approdo - ha ricordato Tongue - hanno l'obbligo di assicurare che le condizioni dei carichi che consentono che siano imbarcati nei loro porti siano in condizione di essere trasportati in sicurezza. Non c'è dubbio che se tale obbligo venisse rigorosamente rispettato da parte di tutti gli Stati di approdo attraverso un'attuazione coerente da parte delle autorità competenti, il rischio per il trasporto marittimo di rinfuse secche verrebbe notevolmente attenuato».
Intercargo ha sottolineato che gli armatori, gli operatori e i noleggiatori dovrebbero prestare la massima attenzione quando hanno a che fare con qualsiasi tipo di carico che potenzialmente può comportarsi come un fluido e ha rimarcato che in ogni caso la prudenza è l'approccio migliore. Pertanto, secondo l'associazione, se sussistono dubbi sulla tipologia di carico è assolutamente necessario ricorrere a test indipendenti per verificare la reale condizione del carico prima del suo imbarco.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore