 Uiltrasporti sollecita l'Autorità Antitrust a interessarsi dell'acquisizione del controllo di Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione (CIN) da parte del gruppo armatoriale Moby guidato da Vincenzo Onorato ( del 29 dicembre e 30 dicembre 2014). «Apprendiamo dai quotidiani, in queste ore - ha dichiarato il segretario generale dell'organizzazione sindacale, Claudio Tarlazzi - che sta procedendo da parte di Onorato, proprietario di Moby lines e Toremar, il percorso di acquisizione di tutte le quote di Tirrenia CIN in mano agli altri soci. Siamo convinti che questa operazione sia irregolare, come abbiamo più volte ribadito, per l'evidente concentrazione delle rotte del Tirreno nelle mani di un solo armatore, un rischio di monopolio che farebbe venir meno ogni tipo di concorrenza».-
- «Siamo fortemente preoccupati, inoltre - ha proseguito Tarlazzi - per le pesanti ricadute che se si realizzasse l'unificazione tra Moby e Tirrenia CIN comporterebbe nell'accesso degli utenti ai servizi e per l'eventuale perdita di posti di lavoro degli attuali lavoratori marittimi impiegati. Sembra evidente, la volontà di procedere a tale fusione allo scopo di mettere a posto le casse di Moby utilizzando il contributo economico di 72 milioni annui che Tirrenia percepisce dallo Stato per la continuità territoriale con le isole maggiori (necessario soprattutto nel periodo invernale)».
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- «In passato - ha ricordato il segretario generale della Uiltrasporti - l'Europa ha già imposto la privatizzazione della vecchia Tirrenia per le perdite accumulate. Nella fase iniziale, oltre Onorato, entrarono nella compagine azionaria anche Grimaldi e Aponte (rispettivamente al vertice dei gruppi armatoriali Grimaldi e MSC, ndr). Tale situazione venne stoppata dall'Antitrust, appunto, perché si sarebbe creata una situazione analoga a quella di oggi: una concentrazione di mercato troppo elevata».
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- «Pertanto - ha concluso Tarlazzi - dopo aver chiesto un incontro al presidente del Consiglio Renzi e aver messo a conoscenza il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Lupi sul tema, chiediamo l'intervento dell'Antitrust italiano e nel caso dovesse essere necessario chiederemo anche l'intervento dell'Antitrust europeo».
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