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Gli spedizionieri di Genova, La Spezia e Savona costruiscono una casa comune
Il nostro - hanno spiegato Fasce, Laghezza e Orsero - vuole essere uno spirito costruttivo, con forme propositive verso le istituzioni
26 gennaio 2015
Gli spedizionieri di Genova, La Spezia e Savona fondano una casa comune. Le tre associazioni rappresentative delle oltre 600 aziende regionali del settore, che danno lavoro a circa 13.000 dipendenti, hanno istituito la società Ligurian Logistic System. «Per la prima volta - ha sottolineato oggi il presidente della Spediporto di Genova, Maurizio Fasce - le tre categorie si uniscono per conseguire obiettivi comuni». Lo scopo - ha spiegato - è di costituire «un unico punto di contatto con le istituzioni». «Questa iniziativa - ha aggiunto il presidente dell'Associazione degli Spedizionieri del Porto di La Spezia, Alessandro Laghezza - è la prima che getta alle spalle anni di campanilismi e concorrenza». «Il nostro - ha confermato la presidente dell'Isomar di Savona, Alessandra Orsero - vuole essere uno spirito costruttivo, con forme propositive verso le istituzioni».
I tre presidenti hanno evidenziato che lo scopo di Ligurian Logistic System, che verrà presieduta a rotazione dalle associazioni, è molto ampio e spazierà dalla formazione alla progettualità e alla telematizzazione. «Prima di tutto - ha detto Fasce - si vuole raccogliere la sfida della gestione dei dati informatici che sono di proprietà degli spedizionieri»: si tratta di oltre dieci milioni di file, dati e informazioni che Ligurian Logistic System provvederà ad elaborare e gestire mettendo a fattore comune l'enorme esperienza maturata in quest'ambito dalle associazioni.
«Le categorie - ha proseguito Fasce - si sono poste questo ambizioso obiettivo per proporsi con autorevolezza nei confronti delle Autorità Portuali, delle iniziative governative quali la realizzazione della piattaforma logistica nazionale gestita da Uirnet e, più in generale, di tutte le amministrazioni coinvolte nel ciclo di importazione ed esportazione della merce». «La nuova società - ha precisato - sarà anche oggetto finalizzato a promuovere progetti di sviluppo retroportuale del business delle spedizioni e di aggregazione progettuale per consentire agli spedizionieri liguri di essere protagonisti ed attori nelle politiche di sviluppo dei traffici che i retroporti assumeranno quali punti di riferimento per il business».
Il punto di forza su cui poggiano le fondamenta della nuova società è il know-how e l'attività delle case di spedizione liguri: dai tre porti di Genova, La Spezia e Savona, infatti, passa oltre il 60% dell'import-export italiano movimentato via mare e l'attività degli spedizionieri liguri si concretizza in un traffico containerizzato che è pari ad oltre tre milioni di teu sui circa dieci milioni di teu movimentati ogni anno dall'intera portualità italiana.
«Non dobbiamo sentirci in inferiorità rispetto al Nord Europa - ha rimarcato Laghezza - e la nostra realtà può rappresentare un modello in Italia. Noi siamo i soggetti che l'innovazione l'hanno fatta davvero». «Intendiamo - ha aggiunto - farci parte attiva nella definizione di standard procedurali ed informatici comuni alle tre realtà portuali liguri ed ai loro retroporti, superando inutili campanilismi ed offrendo il proprio contributo alla creazione di un vero e proprio “sistema portuale ligure” del quale le nostre aziende costituiscano il principale motore di sviluppo ed attrazione dei traffici».
«Gli obiettivi che ci poniamo - ha affermato Alessandra Orsero - sono concreti e la loro realizzazione non potrà che portare benefici in termini di efficienza, competitività e semplificazione per i nostri tre porti, che aspirano a crescere insieme, migliorando la qualità dei servizi e delle infrastrutture logistiche nel loro complesso».
Il primo passo della nuova collaborazione delle tre associazioni sarà quello di organizzare l'assemblea generale congiuntamente, che si terrà a Genova nell'ultima settimana di marzo.
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